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mercoledì 30 ottobre 2013

Emma Bonino: “Superare le ‘asimmetrie’economiche grazie anche a Destinazione Italia”.


ITALIA – CINA

Incontro oggi alla Farnesina tra i ministri degli Esteri

Emma Bonino: “Superare le ‘asimmetrie’economiche grazie anche a Destinazione Italia”. Wang Yi. “Italia partner importante e ponte per l’Europa”

Impegno per promozione e tutela dei diritti umani. Expo 2015, straordinaria opportunità

ROMA - I rapporti tra Italia e Cina sono buoni, variegati e sorretti da una secolare amicizia. Ma c’è ancora spazio per sfruttarne le potenzialità e per far sì che le relazioni economiche tra i due Paesi siano all’altezza delle aspettative. E’ questo il messaggio che il ministro degli Esteri Emma Bonino ha voluto sottolineare al termine dell’incontro bilaterale svoltosi questa mattina alla Farnesina con il suo omologo cinese Wang Yi.

Al termine del colloquio i due ministri hanno aperto la 5/a riunione del Comitato governativo Italia-Cina e firmato un comunicato congiunto in cui si esplorano, settore per settore, tutti i campi in cui è possibile e auspicabile approfondire i rapporti bilaterali dei due Paesi anche in vista dell’appuntamento di Milano, l’Expo 2015.

Il ministro Bonino ha sottolineato come gli italiani investano in Cina “11 miliardi” mentre i cinesi investono solo “1 miliardo” in Italia. Ma nelle relazioni economiche tra i due Paesi ci sono “potenzialità amplissime per ulteriori approfondimenti”.

Al di là degli ambiti più strettamente economici, il ministro Bonino e il ministro Wang Yi hanno parlato di un ampio spettro di argomenti, dalle questioni globali alle relazioni tra Ue e Cina fino al precorso di preparazione per il vertice ASEM, che si terrà a Milano nell’ottobre 2014, durante il semestre di Presidenza italiana dell’Unione Europea. E non è mancato neanche un focus sull’impegno per una maggiore tutela dei diritti umani. “Il processo verso un migliore rispetto dei diritti umani nel mondo è un interesse che deve essere reciproco”, ha sottolineato il ministro Bonino nel punto stampa congiunto con Wang Yi al termine dell’incontro alla Farnesina, soffermandosi su uno dei 22 punti che compongono il comunicato congiunto siglato dai due ministri. La titolare della Farnesina e il suo omologo cinese, nel testo hanno infatti “riaffermato l’impegno per la promozione e la tutela dei diritti umani convenendo sull’opportunità di sviluppare gli scambi e la collaborazione tra l’Unione Europea e la Cina in materia di diritti umani sulla base dei principi di eguaglianza e di mutuo rispetto”.

“L’Italia da’ 1/4 di tutti i visti Schengen ai cinesi che entrano in Europa”, ha ricordatola ministro Bonino rimarcando la “fitta rete di rapporti tra imprese, comunità scientifiche, università e territori” presente tra i due Paesi. Una rete di rapporti che, secondo quanto annunciato dal capo della diplomazia italiana, presto si potrà arricchire anche di un nuovo consolato italiano, a Chongquing, nella Cina centro-meridionale, operativo già dal gennaio 2014. Tuttavia, ha rimarcato Emma Bonino, Italia e Cina possono fare di più. “L’Italia mira a superare le asimmetrie nelle relazioni economiche bilaterali” che vedono, ad oggi, investimenti italiani in Cina pari a 11 miliardi mentre quelli cinesi in Italia fermi ancora a 1 miliardo, ha evidenziato il capo della diplomazia italiana rimarcando come “spetti soprattutto all’Italia fare la propria parte e ci apprestiamo a farlo con il progetto Destinazione Italia”. Progetto che ha proprio l’obiettivo di “rendere il Paese un ambiente più favorevole per gli investimenti italiani e stranieri”, ha sottolineato il ministro.

Un trampolino per il rafforzamento della cooperazione economica tra i due Paesi sarà rappresentato da EXPO 2015. Evento al quale la Cina vuole dare “un pieno appoggio”, considerandola “una piattaforma efficace per lo sviluppo delle nostre relazioni economiche”, ha detto il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi ringraziando l’Italia per il sostegno dato all’EXPO di Shangai 2010 e ricordando come la Cina avrà ben tre padiglioni nella kermesse milanese, tra i quali uno governativo e due privati.

Nel comunicato congiunto, i due ministri hanno poi ribadito il loro “impegno a collaborare per il successo dell’EXPO 2015 nella comune consapevolezza che l’evento costituirà una straordinaria opportunità per promuovere lo scambio delle rispettive esperienze e competenze nel campo dell’alimentazione nonché per rafforzare i legami fra i due Paesi”. Nello stesso comunicato, sono inoltre sottolineato i settori che, più di altri potrebbero fare da traino per un aumento degli investimenti cinesi in Italia: le competenze italiane in settori ad alta tecnologia – quali quelli della protezione ambientale, delle energie rinnovabili, dell’efficienza energetica, dell’aerospazio, dell’aviazione, della meccanica, dell’ICT, delle nanotecnologie, del biomedicale, dei cantieri navali, dell’esplorazione degli idrocarburi e del design – e le marcate potenzialità di investimento in progetti di riqualificazione e di nuovo insediamento industriale e nei settori della logistica e delle infrastrutture, del commercio e del terziario”.

Ma il ruolo dell’Italia per la Cina va al di là dell’ambito economico. “La Cina considera l’Italia uno dei partner più importanti e una forza positiva nel favorire i rapporti tra Cina e Europa”, ha detto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi al termine del bilaterale sottolineando come “la stabilità delle nostre relazioni possa offrire una visione positiva agli imprenditori sia italiani che cinesi”.(Inform)

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