INTERVENTI
Dalla newsletter del deputato
Marco Fedi (Pd): Legge di Stabilità,
le cose da fare subito
ROMA
- Una domanda attraversa in questi mesi i pensieri degli italiani: come uscire
indenni dal groviglio di imposte sugli immobili, IMU e Trise, composta da Tari
e Tasi? Una domanda che, per quanto ci riguarda, io girerei in questo modo:
quale percorso devono razionalmente fare i cittadini che risiedono all’estero
per uscirne, a loro volta, indenni?
Porremo
la questione al Governo nel cammino che la Legge di stabilità avrà in
Parlamento per la sua approvazione. Il percorso è iniziato al Senato e poi
arriverà alla Camera. Dovremo lavorare sodo per raggiungere tre risultati, di
cui non v’è traccia nella proposta del Governo.
Il
primo è l’equiparazione della prima casa ai fini IMU per chi ha solo una casa e
per gli iscritti AIRE residenti all’estero. Il secondo è riuscire a prorogare o
meglio ad inserire definitivamente nel panorama fiscale italiano le detrazioni
per carichi di famiglia, estese da Prodi ai residenti all’estero e poi sempre
prorogate dai Governi Berlusconi e Monti. Terzo obiettivo è reperire ulteriori
risorse per le elezioni di Comites e CGIE. I 2 milioni di euro previsti sono
molto al disotto delle necessità perché il passaggio dal voto per
corrispondenza al voto nei seggi comporterà una flessione della partecipazione,
che sarà ancora più grave se il numero dei seggi non sarà adeguato a compensare
almeno in parte la transizione.
Come
si vede non mancano i motivi di impegno e di responsabilità del PD e del
Governo Letta.
Nel
frattempo, si prevedono ulteriori tagli ai Ministeri. Guarderemo con
particolare attenzione la tabella del bilancio del Ministero degli Esteri per
evitare altri tagli ai capitoli per gli italiani nel mondo. Dalle prime
avvisaglie, sembra che non dovrebbero esserci riduzioni consistenti, ma dopo
quello che è passato negli ultimi anni il problema non è di avere piccole
riduzioni, ma nessuna riduzione.
Il
Governo, inoltre, prevede una diminuzione dell’ISE (Indennità di servizio
all’estero) e dei rimborsi spesa per i congedi del personale all’estero.
Sono punti sui quali, come sapete, abbiamo più volte richiamato l’attenzione
dell’Esecutivo.
Sul
piano politico, il nuovo PDL torna a dividersi, segno che le novità erano
davvero poche e che Berlusconi intende continuare la sua strategia di
indebolimento dell’avversario: quelli interni e il Partito Democratico.
Il
PD è nel vivo del confronto congressuale. Speriamo che la sua voce si senta
soprattutto all’esterno e sia riconosciuta da quanti aspettano una parola di
speranza e di ripresa. Dobbiamo, infatti, approfittare di questa occasione per
parlare agli altri, senza distrarci dall’azione di Governo e dalla necessità di
svolgere una coerente azione politica tesa a porre al centro delle scelte per
il nostro Paese elementi di equità e giustizia sociale.(Marco Fedi*/Inform)
*Deputato
del Pd eletto nella circoscrizione Estero-ripartizione
Africa,Asia,Oceania,Antartide
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