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martedì 29 ottobre 2013

FucsiaNissoli (ScpI) interviene a Washington all’incontro annuale dei capi degli uffici consolari e dei rappresentanti dei Comites e Cgie

ITALIANI ALL’ESTERO
FucsiaNissoli (ScpI) interviene a Washington all’incontro annuale dei capi degli uffici consolari e dei rappresentanti dei Comites e Cgie

“Bene l’Anno della cultura italiana in Usa, ma bisogna riformare la governance della promozione culturale e linguistica italiana all’estero

WASHINGTON- La deputata Fucsia FitzGerald Nissoli (ScpI), eletta nella ripartizione America settentrionale e centrale, è intervenuta all'incontro annuale dei capi degli uffici consolari e dei rappresentanti dei Comites e Cgie indetto dall’Ambasciatore italiano a Washington. Sempre a Washington la Nissoli aveva incontrato il Presidente del Senato italiano Grasso in visita in America. In occasione dell'incontro con i capi degli uffici consolari e i rappresentanti delle nostre comunità, che aveva per tema principale l’Anno della cultura italiana in America e la situazione della rete consolare, la Nissoli oltre a ribadire il suo impegno parlamentare per mantenere in vita il Consolato di Newark, sia attraverso atti parlamentari che attraverso azioni politiche congiunte con i colleghi americani, ha messo in evidenza l’importanza dell'anno della cultura italiana negli Usa ed il buon lavoro portato avanti in questo ambito fino ad ora.

La Nissoli ha affermato che “la cultura, come smart power, sembra essere lo strumento di influenza dei Paesi più accreditati sullo scenario globale, un’avanguardia della diplomazia che noi, eredi della lingua di Dante, possiamo sfruttare meglio di altri nonostante i mezzi esigui”.

"Ritengo – ha aggiunto la parlamentare di Scelta Civica per l’Italia - che il ruolo del nostro patrimonio culturale per la promozione dell’immagine dell’Italia nel mondo sia importantissimo, soprattutto in questo periodo di difficoltà economiche ed istituzionali. Allo stesso tempo dobbiamo tornare a mettere in evidenza anche il made in Italy basato sulla conoscenza, sulla cultura scientifica, sulla tecnologia, come è stato fatto qui in Usa, e bisogna proseguire in questa direzione per fare ancora di più e meglio...anche sfruttando i mezzi nuovi che abbiamo a disposizione”.

“In altre parole - ha precisato la Nissoli - dobbiamo costruire le basi affinché la diplomazia culturale possa avere il ruolo che le compete e cioè primario per aiutarci nel nostro dialogo con la realtà della terra di accoglienza e col mondo”. La deputata, nel sottolineare l’urgenza di riformare la governance della promozione culturale italiana nel mondo unitamente a quella linguistica, ha ricordato la necessita “di dare corpo ad una politica culturale italiana, con al centro la lingua italiana, che punti alla valorizzazione delle risorse umane in loco, frutto di una comunità matura, e ad introdurre il controllo di qualità e ad adeguare le strategie alle specificità del territorio”. (Inform)

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