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mercoledì 30 ottobre 2013

Luco dei Marsi: è il mio paese

MOSTRE
Luco dei Marsi: è il mio paese

Nel paese abruzzese, in mostra le foto di un tempo che fu. E tra ricordi e rimpianti, non poteva mancare un omaggio a chi, nel mondo, continua a dire “Luco è il mio paese”

LUCO DEI MARSI.- Luco è il paese di Attilio Santellocco, nato ad Avezzano “solo perché a Luco non c’è un ospedale”, ma è proprio l’orgoglio di appartenenza che lo ha portato, insieme ad un gruppo di amici, a cominciare da Valerio Cristini, ideatore del nome e fondatore del gruppo facebook “Luco dei Marsi: è il mio paese”, a Emilio D’Eramo e Corrado Bove, a raccogliere materiale fotografico per “risvegliare l’animo, l’orgoglio e la gioia di appartenere ad una comunità”.

Hanno iniziato quasi per gioco, magari per accontentare la passione per la fotografia di Attilio Santellocco, e quella degli altri di raccogliere i “segni” di Luco, affinché restino sempre vivi nella memoria di chi ne è stato protagonista e per condividerli con chi questi “segni” li ha soltanto ascoltati nei racconti.

Così il Comitato delle feste Patronali di Luco dei Marsi ha chiesto di mettere a disposizione della cittadinanza questo patrimonio di memoria. “Noi – racconta Attilio Santellocco - abbiamo raccolto con slancio l’invito”, e la mostra si è trasformata nell’attrazione principale delle giornate di festa.

“Il materiale fotografico da noi custodito – continua Attilio Santellocco, autore, tra l’altro, di poesie in dialetto dedicate all’emigrazione - è stato ed è il frutto di un sapiente impegno da parte nostra per invogliare la gente a condividere i tanti ricordi chiusi nei cassetti, commentando, ricostruendo foto ormai rovinate e catalogandole”.

Un lavoro che la cittadinanza ha apprezzato visitando a gran numero le 450 foto esposte nella mostra, anche se il patrimonio di immagini, istanti di vita raccolti dal gruppo “Luco dei Marsi è il mio paese” ammonta a 5 mila.

E, forse “contaminati” da un luchese nel mondo, Franco Santellocco Gargano, Vice Presidente del Cram (Consiglio regionale degli abruzzesi nel mondo, nonché Presidente della Commissione Formazione, Impresa e Lavoro del CGIE), con cui Attilio condivide dei legami familiari, ecco che non poteva mancare il coinvolgimento dei luchesi nel mondo. E così, casa per casa, dai cassetti sono state tirate fuori anche le foto dei cari con alle spalle orizzonti, paesaggi di un “altrove” mai abbastanza vicino.

“E proprio queste foto – svela Attilio – hanno suscitato qualche emozione in più, perché oltre ai familiari che ne hanno fatto dono alla mostra, tante persone anziane rivedendo volti ormai confusi nella loro memoria, lo posso assicurare, hanno avuto un tuffo al cuore”.

Numerosi anche i luchesi all’estero che hanno avuto l’opportunità di visitare la mostra, “tra loro, a più di una persona è scesa giù una lacrima di commozione. E a coloro che non sono potuti tornare in patria abbiamo mandato le immagini delle foto esposte. Stanno ancora arrivando i ringraziamenti e soprattutto altre foto che stiamo catalogando”.

Ora il gruppo spera che il prossimo anno l’evento si ripeta, e soprattutto che l’Amministrazione comunale conceda una sede più adatta a contenere l’afflusso di gente. E mentre sono già al lavoro per realizzare un’altra mostra nel periodo natalizio, continuano a nascere nuove idee mentre cresce anche il desiderio di coinvolgere in maniera sistematica i luchesi nel mondo, tanto da dedicare una sezione della prossima esposizione a chi è emigrato in Venezuela, Argentina, Brasile e Canada… così, per cominciare.

Per i luchesi nel mondo che vogliano diventare protagonisti della prossima mostra, per raccontare i “segni” che loro hanno lasciato nel mondo, il gruppo “Luco dei Marsi è il mio paese” è pronto a creare un contatto, un legame con chi non dimentica, a distanza di anni e di chilometri, che Luco è il suo paese. In attesa di un sito che, accanto alle foto, valorizzerà il dialetto e la cucina tradizionale, è disponibile l’indirizzo info@lucoilmiopaese.it . (Giovanna Chiarilli - “La Voce d’Italia”, Caracas /Inform)

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