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mercoledì 30 ottobre 2013

Il presidente Porta sull’audizione del Comitato di Presidenza del Consiglio generale degli italiani all’estero


CAMERA DEI DEPUTATI

Comitato sugli Italiani nel mondo e la promozione del sistema Paese

Il presidente Porta sull’audizione del Comitato di Presidenza del Consiglio generale degli italiani all’estero

“E’emersa una sostanziale sintonia con il Cgie sulle tematiche su cui lavoriamo e stiamo combattendo da sempre…Sulle riforme costituzionali siamo contro qualsiasi discriminazione del voto degli italiani all’estero”

ROMA – Oggi, davanti al Comitato della Camera sugli Italiani nel Mondo e la Promozione del Sistema Paese si è svolta l’audizione del Comitato di Presidenza del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero . All’incontro hanno preso parte il segretario generale del Cgie Elio Carozza e i vice segretari Silvana Mangione (Pesi Anglofoni Extra- europei) e Francisco Nardelli (America Latina). Per gettare un primo sguardo sull’audizione abbiamo chiesto al presidente del Comitato Fabio Porta di illustrarci i temi trattati durante la seduta. 

“Siamo stati molto contenti dell’incontro – ci ha spiegato Porta – purtroppo a causa di votazioni importanti in Commissione Esteri, relative al decreto sulle missioni internazionali, non abbiamo potuto svolgere l’audizione nei tempi necessari. Per questo motivo ci siamo impegnati ha porre in essere un’altra audizione con i rappresentanti del Cgie in occasione dell’assemblee plenaria che si terrà a fine novembre.  Per quanto riguarda i contenuti dell’audizione – ha proseguito il presidente del Comitato – Carozza ci ha illustrato tutte le preoccupazioni che sono emerse nel corso della riunione del Comitato di Presidenza in merito al documento dei saggi sulla circoscrizione Estero che, nel migliore dei casi, prevede un sostanziale ridimensionamento della presenza in Parlamento degli eletti all’estero che rimarrebbero relegati solo nel Senato delle regioni. Carozza ha poi ricordato che da anni è in corso un attacco a tutto il sistema di rappresentanza degli italiani all’estero ed ha espresso preoccupazione per  la bozza di regolamento relativa alle elezioni dei Comites che, se attuata nella forma attuale, potrebbe avere conseguenze negative per il livello di partecipazione alle consultazioni degli italiani all’estero. In questo contesto – ha continuato il presidente del Comitato – voglio inoltre segnalare gli interventi dei vice segretari Mangione, che si è soffermata sulla questione della lingua e cultura italiana , e Nardelli cha ha parlato delle questioni relative all’America latina,  ad esempio legate alle terze e quarte generazioni. Vi sono poi stati alcuni interventi degli onorevoli Garavini e Tacconi. In ogni caso dal dibattito è emersa una sostanziale sintonia con il Cgie sulle tematiche su cui anche noi stiamo cercando di lavorare e stiamo combattendo da sempre”.

“Al termine della seduta, – ha aggiunto Porta – ho ribadito l’importanza del rapporto con il Cgie ed ho ricordato, in riferimento a dichiarazioni che sono state fatte in questi giorni da alcuni eletti all’estero e da esponenti di movimenti degli italiani mondo volte a sollecitare l’unione di tutti i parlamentari della circoscrizione Estero ad un lavoro comune in modo da superare il disinteresse dell’Italia verso gli stessi connazionali nel mondo, che alla Camera e al Senato esistono dei Comitati dedicati alle questioni degli italiani nel mondo, che rappresentano un primo grado di unione degli eletti all’estero. I parlamentari che rappresentano le nostre comunità dovrebbero quindi partecipare alle riunioni del Comitato, che è lo strumento dove si discutono queste problematiche. Quindi da parte di chi promuovere questi appelli sarebbe necessaria un po’ più di presenza nel Comitato anche per lanciare queste iniziative dai luoghi preposti dal Parlamento. Dico questo in maniera costruttiva rispetto al futuro”.  

“Per quanto riguarda le questioni di merito – ha poi precisato Porta – durante la seduta ho voluto ribadire che noi siamo contro qualsiasi discriminazione del voto degli italiani all’estero. Per cui relegare il suffragio dei nostri connazionali nel mondo soltanto ad un Senato che non darà la fiducia al governo e non voterà le leggi di stabilità, mi sembra sicuramente, come lo ha definito il segretario generale Carozza, un  passo indietro e una cosa totalmente fuori della logica quando invece altri parlamenti importanti, come ad esempio  quello francese, hanno esteso la rappresentanza all’estero dal Senato alla Camera”. “Sulla questione del regolamento per il rinnovo dei Comites – ha infine concluso Porta – io credo che siano necessarie le condizioni per una effettiva possibilità di partecipazione al voto da parte di tutti gli elettori, il che vuol dire moltiplicare al massimo le sezioni elettorali e le urne elettroniche non soltanto nei consolati, ma anche presso le agenzie consolari, i vice consolati e tutti gli istituti di cultura. Penso inoltre che tutti i cittadini debbano ricevere a casa con una trasmissione telematica la password che gli consenta di votare da remoto in modalità elettronica, senza avere necessità di recarsi in consolato per avere il codice dia ccesso, perché la conseguenza di questo sarebbe un voto di natura simbolica e non effettiva”. Il Comitato presieduto da Porta tornerà a riunirsi per un’audizione con il direttore di Rai Word nelle prossime settimane. (G.M.- Inform)

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