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venerdì 1 marzo 2013

Il presidente Napolitano incontra la collettività italiana a Monaco di Baviera


ITALIANI ALL’ESTERO
Il presidente Napolitano incontra la collettività italiana a Monaco di Baviera
Il saluto dei presidenti dei Comites di Monaco,Cumani, e di Norimberga, Ardizzone

MONACO DI BAVIERA – “Come Capo dello Stato ho per Costituzione il mandato di rappresentare l’unità nazionale e penso che rappresentare l’unità nazionale non sia molto diverso dal rappresentare la dignità nazionale”: queste le parole che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha pronunciato ieri pomeriggio nel corso del suo incontro con la collettività italiana residente a Monaco di Baviera. 

“Mi sono sentito molto investito di ambedue questi mandati, di ambedue questi doveri. Noi rispettiamo profondamente la Germania d’oggi per i suoi successi - ha continuato il presidente, - la Germania che si è data una Costituzione democratica, che ha saputo risorgere dalle rovine e insieme con l’Italia ha saputo costruire una nuova Europa, e vi dico soltanto questo: noi rispettiamo e naturalmente esigiamo rispetto per il nostro Paese”. 

L’incontro con la collettività si è svolto presso il Bayerischer Hof, e vi hanno partecipato anche bambini degli asili bilingui e studenti di italiani delle scuole locali. A salutare il presidente e ringraziarlo per la visita è stato il presidente del Comites di Monaco di Baviera, Claudio Cumani, con un discorso di saluto formulato anche a nome del presidente del Comites di Norimberga, Giovanni Ardizzone. 

“La Baviera è il Land della Germania che forse più di ogni altro ha tradizionali, forti e durevoli legami con l’Italia. E ciò è particolarmente vero per Monaco che, non a caso, i suoi abitanti amano definire la città più settentrionale d’Italia – ha ricordato Cumani, accennando a fatti storici e, tornando al presente, al forte legame economico tra le due aree. “L’Italia – ha segnalato - è il quarto partner commerciale della Baviera e nel primo semestre del 2012 questo Land si è aggiudicato ben 6 dei 30 miliardi di euro di esportazioni dalla Germania verso l’Italia”. Richiamati anche i principali fatti storici che legano indissolubilmente Monaco alla storia della Germania del XX secolo, in particolare le vicende naziste e la rielaborazione da parte tedesca di questa dolorosa parte di storia nazionale. 

“In Baviera vivono oggi 104.000 italiani, 22.000 nella sola Monaco. Una comunità giovane – ha affermato il presidente del Comites, - nella quale il 43% ha meno di trent’anni e solo l’8% più di sessantacinque. Una comunità che negli ultimi anni ha ripreso a crescere sempre più velocemente, grazie ad una nuova emigrazione composta in parte significativa da studenti, ricercatori, funzionari degli organismi internazionali, esperti finanziari, professionisti. Una emigrazione in ripresa che è simbolo di un’Europa sempre più mobile e senza frontiere, ma anche di un’Italia in crisi”. 

Cumani ha poi evidenziato come la nostra collettività in loco, se da una parte risulta essere ben integrata, dall’altra “vive ancora grosse difficoltà: per esempio nella scuola, dove i giovani italiani (almeno quelli delle famiglie mononazionali) sono fra quelli più presenti nelle scuole di sostegno e meno presenti nei licei”. 

“Nella politica italiana Lei è stato in questi anni per tutti noi garanzia di equilibrio e pacatezza, di misura e senso dello Stato. Per tutti noi Lei ha rappresentato all’estero il volto serio, onesto e rispettabile del nostro Paese, nel quale poterci riconoscere – ha aggiunto Cumani, affidando al presidente un messaggio rivolto al nuovo Parlamento: “siate all’altezza della storia del nostro Paese – ha detto il presidente del Comites, - siate all’altezza dei grandi problemi e delle sfide cui il nostro Paese si trova oggi di fronte, superate egoismi ed interessi personali, impegnatevi seriamente e disinteressatamente per ridare un futuro all’Italia”. 

“Spesso in passato il nostro Paese ha dato il meglio di sé proprio nei momenti difficili, nelle emergenze. Noi confidiamo che anche questa volta ce la farà. Noi italiani all’estero – ha affermato Cumani - siamo pronti a fare la nostra parte per sostenere l’Italia, per aiutare a sprovincializzare la
politica italiana e il Paese intero: con le nostre conoscenze, con le nostre competenze, con le reti di relazioni che abbiamo costruito con le istituzioni, le amministrazioni, gli enti, i partiti locali”. Cumani ha infine richiamato l’importanza dell’Europa per l’Italia: “il nostro futuro è l’Europa, l’unione politica dell’Europa, l’evoluzione degli stati nazionali europei in una Europa federale libera ed unita, come scrivevano negli anni ’40 gli antifascisti Spinelli, Rossi e Colorni, nel loro Manifesto così ancora attuale e profetico”. “Siamo sicuri – ha concluso - che in questo impegno potremo sempre contare sul Suo prezioso contributo e sostegno”. 

I presidenti dei Comites di Monaco e Norimberga hanno ringraziato ancora il presidente Napolitano per la visita in Baviera e per l’incontro con le rappresentanze delle scuole, delle associazioni, delle professioni degli italiani che qui vivono. Il ringraziamento viene esteso anche all’ambasciatore Elio Menzione e al console generale di Monaco di Baviera Filippo Scammacca per avere voluto, promosso e organizzato l’incontro. (Inform)

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