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martedì 16 aprile 2013

Laura Garavini (Pd) visita la Missione italiana di Winterthur


ITALIANI ALL’ESTERO
Laura Garavini (Pd) visita la Missione italiana di Winterthur

“La Missione come luogo di incontro, di conforto, ma anche di solidarietà e di progresso umano”

ZURIGO – Laura Garavini, deputata riconfermata per il Pd nella ripartizione Europa alle ultime elezioni politiche, ha visitato nei giorni scorsi la Missione italiana di Winterthur, vicino a Zurigo. 

“Nei viaggi presso le comunità italiane in Europa mi capita spesso di incontrare missioni in grosse difficoltà, a rischio chiusura, alle prese con problemi economici e con il calo repentino dei fedeli. A 

Winterthur invece – afferma Garavini - ho scoperto un’esperienza di tutt’altra natura. Da circa tre anni diversi connazionali, soprattutto pensionati, organizzano una Gassenküche (cucina di strada) nei locali della Missione, a titolo di volontariato. Si tratta di una mensa presso la quale i poveri di ogni nazionalità presenti nella cittadina possono mangiare per soli 4 franchi (circa 3,30 euro)”. 

“Non solo i piatti, italiani, sono ottimi. La sala da pranzo è appositamente arredata in modo accogliente, con piccoli tavoli da 4, massimo 6 posti, che invogliano gli ospiti a scambiare due chiacchiere. L’obiettivo – afferma l’esponente democratico - è rivolgersi non solo agli indigenti, ma a tutti i cittadini, in modo tale che chi ha di piú, pagando prezzi normali e non scontati, possa contribuire, mangiando alla Missione, al finanziamento della struttura e soprattutto alla socializzazione dei poveri”. 

“La Missione dunque è luogo di incontro, di conforto, ma anche di solidarietà e di progresso umano – prosegue la Garavini, segnalando la presenza in mensa di circa 50 persone al giorno. “Qui convergono non solo i meno abbienti, ma anche normali cittadini che apprezzano l’iniziativa e vogliono sostenerla, sia economicamente che dal punto di vista sociale. Come pure – aggiunge - frequentano la Missione tanti volontari: quelli disposti a cucinare, ad organizzare o a pulire la mensa, ma anche quelli in grado di raccogliere fondi, pubblici o privati, attraverso i quali garantire il mantenimento della struttura e l’offerta di un servizio di alta qualità per i più poveri”. (Inform)

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