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lunedì 22 aprile 2013

Riunito in assemblea il Partito democratico in Svizzera


PARTITI
Sulla situazione politica italiana
Riunito in assemblea il Partito democratico in Svizzera

“Il Pd non può e non deve essere la sede di faide interne, perché è un patrimonio che appartiene a milioni di italiani”

BERNA - Il Partito democratico in Svizzera si è riunito in assemblea a Berna domenica 21 aprile 2013 per una analisi sulla delicata situazione politica italiana, che si è determinata dopo le elezioni del 24 e il 25 febbraio. Preso atto delle dimissioni annunciate dal Segretario Pier Luigi Bersani, dal Presidente Rosi Bindi e dai componenti la segreteria nazionale, i partecipanti - è detto in una nota - si sono confrontati sulle varie fasi che hanno contraddistinto i tentativi del Pd di formare il governo e di eleggere il presidente della Repubblica. Un percorso che si è concluso con la gravissima decisione di 101 grandi elettori democratici di non rispettare l’indicazione di votare Romano Prodi. Un atto deprecato e condannato da tutti gli intervenuti. 

Nell’esprimersi a favore del rilancio dell’azione del Partito democratico in vista delle grandi sfide che lo attendono a corto e medio periodo, tutti i partecipanti hanno rivolto un accorato appello all’unità e alla coesione a tutti i dirigenti del Partito democratico e all’insieme dei parlamentari della Camera dei deputati e al Senato. Il partito democratico non può e non deve essere la sede di faide interne, perché è un patrimonio che appartiene a milioni di italiani e rappresenta uno straordinario strumento politico al servizio del Paese. 

L’assemblea del Pd in Svizzera, nel salutare con soddisfazione la rielezione di Giorgio Napolitano alla Presidenza della Repubblica e ringraziare Pier Luigi Bersani per il lavoro svolto durante i quattro anni della sua Segreteria, richiama la delegazione parlamentare alla responsabilità e all’unità in vista dei passaggi istituzionali, che si dovranno compiere per la formazione del nuovo governo. (Inform)

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