SENATO
DELLA REPUBBLICA
Gli atti del convegno “Europei in
movimento” sul sito del presidente del Comitato per le Questioni degli
Italiani all’Estero
Claudio Micheloni: “Impegno del
Comitato affinché il percorso di riforma dell’assetto costituzionale e della
legge elettorale non penalizzi la rappresentanza parlamentare dei cittadini
italiani all’estero”
ROMA
-Pubblicati sul sito del presidente del Comitato per le Questioni degli
Italiani all'Estero, sen. Claudio Micheloni ( www.micheloni.ch
), gli atti del convegno “Europei in Movimento”, tenuto presso la Sala Zuccari
del Senato il 19 luglio scorso, con gli interventi del prsidente del Censis
Giuseppe De Rita, presidemnte della presidente della Commissione Affari
Costituzionali Anna Finocchiaro e del ministro Ministro per le Riforme
costituzionali Gaetano Quagliariello, oltre a quelli dei senatori del CQIE e
dei parlamentari stranieri e degli altri ospiti che hanno preso parte
all'evento.
Il
presidente Micheloni ricorda che il CQIE ha deciso di organizzare il convegno
“per rispondere in maniera costruttiva al documento elaborato dal Gruppo di
Lavoro sui Temi Istituzionali, insediato dal Presidente della Repubblica nel
corso della precedente legislatura. In quel documento, infatti, si prevedeva
l'abolizione della circoscrizione Estero, senza peraltro argomentare tale presa
di posizione”.
“Sono
lieto - afferma il sen. Micheloni - di rilevare uno spiraglio positivo nel
documento prodotto dalla Commissione per le Riforme Costituzionali, creata dal
presidente del Consiglio nella legislatura corrente , nonostante sia confermato
l'orientamento abolizionista, compare l'ipotesi di una quota di rappresentanza
parlamentare dei cittadini italiani residenti all'estero al Senato, nell'ambito
della riforma dell'assetto bicamerale del Parlamento. Tale apertura corrisponde
alle posizioni espresse dal ministro Quagliariello e dalla presidente
Finocchiaro nel convegno di luglio”
Il
Comitato , sottolinea Micheloni , proseguirà il suo “impegno affinché il
percorso di riforma dell'assetto costituzionale e della legge elettorale, che
si ritiene non solo opportuno ma necessario, non penalizzi la rappresentanza
parlamentare dei cittadini italiani residenti all'estero, introducendo delle
discriminazioni considerati inaccettabili, ma possa corrispondere pienamente
agli obiettivi di stabilità, trasparenza ed efficacia del sistema politico che
occorre conseguire per far sì che l'Italia superi la crisi attuale”. (Inform)
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