Per il reindirizzamento cliccate link to example

venerdì 27 settembre 2013

Dal senatore Amoruso (Pdl) un’interrogazione sulla chiusura del consolato di Spalato

RETE CONSOLARE
Dal senatore Amoruso (Pdl) un’interrogazione sulla chiusura del consolato di Spalato

Chieste al ministro degli Esteri le ragioni che hanno portato alla decisione di sopprimere questa sede consolare

 ROMA – Dal senatore del Pdl Francesco Maria Amoruso è stata presentata al Senato un’interrogazione in cui si chiede al ministro degli Esteri “di sapere quali ragioni abbiano portato alla decisione di chiudere il consolato d’Italia a Spalato” e se “il ministro ritenga di avviare un’ulteriore istruttoria in merito”. Nell’interrogazione Amoruso segnala di aver ricevuto segnalazioni dagli italiani residenti a Spalato (Croazia) sui prevedibili effetti negativi che potrebbero scaturire dalla decisione annunciata dal Mae di chiudere il consolato d’Italia in quella città.

“Nella zona di Spalato – ricorda Amoruso - vi è un’intensa presenza di imprenditori italiani che, tanto più oggi, dopo l’ingresso della Croazia nell’Unione europea, necessitano di un appoggio e di un’assistenza concreta da parte del loro Paese; inoltre è notevole il numero di turisti italiani che ogni anno si recano, per periodi più o meno brevi a Spalato e nei dintorni; ricordando l’intensità e il valore storico dei legami che da sempre legano la Dalmazia all’Italia, - scrive nell’interrogazione Amoruso - a parere degli italiani di Spalato l’annunciata revoca dell’iniziale decisione di chiudere anche il consolato d’Italia a Capodistria non può essere sufficiente a compensare i prevedibili disagi sopra delineati in quanto la distanza tra quest’ultima città e Spalato è pari a quasi 600 chilometri; al Ministero degli affari esteri – ricorda poi Amoruso - è già stata mandata, per invitare gli organi competenti a rivedere questa decisione in base a motivazioni concrete, una lettera con allegate 3.180 firme raccolte tramite petizione, mentre ulteriori 1.000 firme sono state raccolte e verranno mandate; vi è poi – conclude Amoruso – un’ulteriore considerazione di cui tenere conto in relazione alla necessità di mantenere a Spalato una presenza istituzionale dell’Italia di fronte ai contenziosi (in alcuni casi sfociati in sequestri da parte delle autorità croate) che periodicamente coinvolgono i pescherecci del nostro Paese nel basso mare adriatico”. (Inform)

Nessun commento:

Posta un commento