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giovedì 26 settembre 2013

Massimo D’Alema ospite del Circolo Pd a New York

PARTITI
Massimo D’Alema ospite del Circolo Pd a New York

Lunedì scorso una serata di discussione su politica internazionale ed italiana, prossimi appuntamenti e futuro del partito

NEW YORK – “Massimo D’Alema è stato non solo il testimone ma soprattutto il coreuta di moltissimi avvenimenti chiave degli ultimi trent’anni, non solo sulla scena nazionale, ma internazionale”: così Lucina Di Meco, segretaria del Circolo del Partito democratico di New York, ha introdotto l’ospite dell’incontro svoltosi lunedì scorso nella grande mela, incontro con uno dei leader storici del partito cui hanno partecipato italiani di nuova e vecchia emigrazione, italofili, giornalisti. Tra i presenti anche Gianluca Galletto della Direzione nazionale del Pd, Mariza Bafile, già parlamentare del Pd eletta nella ripartizione America meridionale, e l’accademica Nadia Urbinati.

Di Meco, prima di cedere la parola a D’Alema, si è soffermata sull’attività del circolo democratico, “punto di riferimento importante – ha detto - per la nuova e vecchia immigrazione italiana che si riconosce negli ideali di giustizia sociale e progresso propri della Sinistra”. “Insieme – ha aggiunto, - stiamo cercando di creare un laboratorio di quello che vorremmo fosse il Pd in Italia: plurale ma coeso, innovatore nel rispetto di quello che di buono è stato fatto in passato”, un laboratorio “da cui sono uscite proposte interessanti per il Pd su uguaglianza di genere e rimborsi elettorali”, “spazio di dibattito politico, ma anche motore di campagne elettorali all’ora delle politiche”.

“Molti di noi sono estremamente critici su alcune delle scelte della dirigenza del Partito negli ultimi anni, ma credo che quello che ci accomuna – afferma Di Meco - sia la volontà di essere parte della soluzione e non del problema del Pd, che ancora riconosciamo come l’unica forza politica in grado di restituire all’Italia stabilità economica e dignità politica non solo a casa, ma anche sulla scena politica europea e internazionale”. Proprio sull’analisi della situazione internazionale (prima la Siria, poi la crisi europea) si sono concentrate le prime domande rivolte a D’Alema, che ha risposto poi a quesiti sulla politica nazionale, affrontando anche temi come le privatizzazioni e le vicende legate alla Monte dei Paschi di Siena. D’Alema ha definito l’attuale momento attraversato dal Pd “interessante”, dicendosi convinto che il prossimo Congresso “porterà grande speranza”. A proposito dei temi su cui si discute più animatamente proprio in vista del Congresso, l’esponente democratico ha affermato di sostenere la distinzione tra segretario del partito e candidato premier, indicando per il primo ruolo Gianni Cuperlo quale suo candidato “favorito” e Matteo Renzi quale candidato premier.

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