NAZIONI UNITE
A margine dell’Assemblea Generale
Riunione
dei “Paesi Amici della Siria”: Determinati a sostenere l’opposizione
Riunione
ministeriale Igad Partners Forum. Bonino: “Assetto federale soluzione migliore
per il nuovo Stato somalo”.L’Italia ribadisce massimo sostegno al
presidente somalo Mohamud
NEW YORK - I lavori svolti in ambito Onu del 26
settembre hanno visto l’Italia ancora impegnata sul fronte della crisi siriana.
E mentre all’interno del Consiglio di Sicurezza i 5 membri permanenti hanno
trovato un accordo per la bozza di risoluzione per la distruzione degli
arsenali chimici siriani, nella notte (secondo l’ora italiana), al Palazzo di
Vetro si è riunito anche il Gruppo dei Paesi Amici della Siria, di cui anche
l’Italia fa parte. Il Gruppo si è detto determinato ad aumentare il suo
sostegno alla Coalizione nazionale siriana - piattaforma delle opposizioni a
Bashar al-Assad che non include le formazioni jihadiste più radicali - in
"tutte le sue componenti".
A pochi giorni dalla visita a Roma di Hassan
Sheikh Mohamud, la Somalia torna al centro della politica estera italiana e
internazionale a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, e in
particolare nella riunione ministeriale dell'Igad Partners Forum, ovvero del
consesso dei Paesi che sostengono l’azione dell’Autorità Intergovernativa sullo
Sviluppo nell’Africa Orientale (Igad). L’incontro, svoltosi alla presenza del
Segretario Generale dell’Onu Ban Ki-moon e del Presidente della Repubblica
Federale di Somalia, è stato co-presieduto dal Ministro degli Esteri etiope
Tedros Adhanom Ghebreyesu e dalla titolare della diplomazia italiana, Emma
Bonino.
E proprio il ministro degli Esteri italiano, nel
corso della riunione, ha rimarcato la crucialità dell’attuale congiuntura per
una salda ricostruzione delle istituzioni somale. “Siamo in un momento delicato
della storia della nuova Somalia”, è stata infatti la premessa del ministro Bonino,
che ha anche segnalato come il nuovo Stato somalo dovrà basarsi
“sull’inclusività e sulla riconciliazione tra i principali gruppi del Paese” e
su di “un assetto federale che, con un’equilibrata ripartizione di competenze
tra Stato ed amministrazioni locali, sembra essere la soluzione più rispondente
alla storia ed alle necessità della Somalia”.
In questo quadro diventa così dirimente anche il
ruolo della comunità internazionale e di quei Paesi, come il ‘gruppo degli
Amici dell’Igad’, particolarmente impegnati per uno sviluppo stabile della
regione e tra i quali opera da tempo anche l’Italia. La ministeriale dell’Igad
Partners Forum si inserisce così nel quadro della politica italiana di
tradizionale, forte attenzione per la stabilità e la sicurezza del Corno
d’Africa ed allo stesso tempo ha costituito un’importante occasione per
discutere dei più recenti sviluppi politici e di sicurezza in Somalia, anche
con riferimento alle loro ripercussioni a livello regionale in un’area ancora
segnata dal terrorismo, come testimoniato dal recente attacco al Westgate Mall
di Nairobi, in Kenya. In tale contesto, quindi, diventa fondamentale l’apporto
internazionale alle istituzioni somale e a tal proposito, la titolare della
Farnesina ha espresso forte apprezzamento per il ruolo del Presidente Sheikh
Hassan e della leadership politica del Paese cui il governo italiano continuerà
ad offrire il massimo sostegno politico ed economico.(Inform)
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