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venerdì 27 settembre 2013

Riunione dei “Paesi Amici della Siria”: Determinati a sostenere l’opposizione


NAZIONI UNITE

A margine dell’Assemblea Generale

Riunione dei “Paesi Amici della Siria”: Determinati a sostenere l’opposizione

Riunione ministeriale Igad Partners Forum. Bonino: “Assetto federale soluzione migliore per  il nuovo Stato somalo”.L’Italia ribadisce massimo sostegno al presidente somalo Mohamud

NEW YORK - I lavori svolti in ambito Onu del 26 settembre hanno visto l’Italia ancora impegnata sul fronte della crisi siriana. E mentre all’interno del Consiglio di Sicurezza i 5 membri permanenti hanno trovato un accordo per la bozza di risoluzione per la distruzione degli arsenali chimici siriani, nella notte (secondo l’ora italiana), al Palazzo di Vetro si è riunito anche il Gruppo dei Paesi Amici della Siria, di cui anche l’Italia fa parte. Il Gruppo si è detto determinato ad aumentare il suo sostegno alla Coalizione nazionale siriana - piattaforma delle opposizioni a Bashar al-Assad che non include le formazioni jihadiste più radicali - in "tutte le sue componenti".

A pochi giorni dalla visita a Roma di Hassan Sheikh Mohamud, la Somalia torna al centro della politica estera italiana e internazionale a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, e in particolare nella riunione ministeriale dell'Igad Partners Forum, ovvero del consesso dei Paesi che sostengono l’azione dell’Autorità Intergovernativa sullo Sviluppo nell’Africa Orientale (Igad). L’incontro, svoltosi alla presenza del Segretario Generale dell’Onu Ban Ki-moon e del Presidente della Repubblica Federale di Somalia, è stato co-presieduto dal Ministro degli Esteri etiope Tedros Adhanom Ghebreyesu e dalla titolare della diplomazia italiana, Emma Bonino.

E proprio il ministro degli Esteri italiano, nel corso della riunione, ha rimarcato la crucialità dell’attuale congiuntura per una salda ricostruzione delle istituzioni somale. “Siamo in un momento delicato della storia della nuova Somalia”, è stata infatti la premessa del ministro Bonino, che ha anche segnalato come il nuovo Stato somalo dovrà basarsi “sull’inclusività e sulla riconciliazione tra i principali gruppi del Paese” e su di “un assetto federale che, con un’equilibrata ripartizione di competenze tra Stato ed amministrazioni locali, sembra essere la soluzione più rispondente alla storia ed alle necessità della Somalia”.

In questo quadro diventa così dirimente anche il ruolo della comunità internazionale e di quei Paesi, come il ‘gruppo degli Amici dell’Igad’, particolarmente impegnati per uno sviluppo stabile della regione e tra i quali opera da tempo anche l’Italia. La ministeriale dell’Igad Partners Forum si inserisce così nel quadro della politica italiana di tradizionale, forte attenzione per la stabilità e la sicurezza del Corno d’Africa ed allo stesso tempo ha costituito un’importante occasione per discutere dei più recenti sviluppi politici e di sicurezza in Somalia, anche con riferimento alle loro ripercussioni a livello regionale in un’area ancora segnata dal terrorismo, come testimoniato dal recente attacco al Westgate Mall di Nairobi, in Kenya. In tale contesto, quindi, diventa fondamentale l’apporto internazionale alle istituzioni somale e a tal proposito, la titolare della Farnesina ha espresso forte apprezzamento per il ruolo del Presidente Sheikh Hassan e della leadership politica del Paese cui il governo italiano continuerà ad offrire il massimo sostegno politico ed economico.(Inform)

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