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giovedì 24 ottobre 2013

Auser: “Un nuovo modello sociale per dare speranza al Paese”


ASSOCIAZIONI

Assemblea Nazionale a Chianciano

Auser: “Un nuovo modello sociale per dare speranza al Paese”

Annunciata la prossima apertura di una sede Auser a Lampedusa

CHIANCIANO (Siena) - Non avere paura, non rassegnarsi. Questa è la solidarietà, un valore che ogni volta che sembra perduto viene riscoperto, un valore antico ma ancora modernissimo.

E’ il messaggio di forza positiva  che ha voluto lanciare oggi il presidente nazionale Enzo Costa, ai delegati in apertura dell’assemblea nazionale Auser a Chianciano.

“Un’associazione che  da 24 anni – ha ricordato Costa - si prende cura delle persone, soprattutto gli anziani, presente e attiva con 1500 sedi,nelle grandi città come nei piccoli comuni. Un’associazione che conta oggi oltre 303.000 iscritti e 48.000 volontari e che presenta in occasione di questa Assemblea Nazionale, il  suo Progetto Sociale per tutte le età,un piano di lavoro e di visione che guiderà i passi dell’associazione nei prossimi anni. Un messaggio al paese, alle istituzioni e alla politica, per avanzare in modo concreto e costruttivo la propria idea di welfare ed un nuovo modello sociale, per dire che nonostante il buio della crisi e della politica, la speranza c’è”.

Il Progetto Sociale dell’Auser è basato su due centralità, “il territorio come luogo privilegiato dove calare le politiche sociali e la persona, come riferimento a cui queste politiche devono arrivare, senza discriminazioni di genere e di etnia”. Un progetto che “avanza la costruzione di un modello di welfare attivo  pubblico di comunità, basato su azioni solidali e spontanee che contribuiscano a promuovere e tutelare i beni comuni”. “Pensiamo ad un interscambio  tra soggetti diversi – ha detto il presidente dell’Auser-  cittadini, istituzioni, associazioni e, quando servono soggetti privati, che lavorando in rete, ognuno con la propria identità e il proprio ruolo, ma anche con la propria responsabilità, cooperano per realizzare una democrazia partecipativa che svincola le istituzioni dal dover intervenire su tutto, lasciandogli il compito, rilevante, di indirizzo, di garanzia e di coordinamento di un sistema pubblico-privato per realizzare quello che comunemente viene definito bene comune.”

Pensando, poi, alla tragedia di Lampedusa l’Auser ha deciso di “mettersi in gioco”, annunciando il progetto di apertura di una nuova sede sull’isola, in collaborazione con la Cgil e lo Spi. Una struttura “specializzata”  sugli interventi di accoglienza e di integrazione, che coinvolgerà gli abitanti di Lampadusa e volontari di tutte le regioni. Un vero e proprio campo scuola e di lavoro sociale.

Il punto centrale del Progetto Sociale  Auser è il concetto di Rete, per valorizzare e rendere ancora più efficaci i propri interventi sociali. Una rete interna tra tutte le proprie strutture, una rete  con la Cgil e lo Spi, una rete con i soggetti del terzo settore, fino ad arrivare ad abbracciare associazioni sociali internazionali.  (Inform)

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