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mercoledì 16 ottobre 2013

Primo Rapporto di ricerca sulla tratta e lo sfruttamento di persone

CARITAS - CNCA
A Roma, il 18 ottobre

La presentazione del Primo Rapporto di ricerca sulla tratta e lo sfruttamento di persone

L’analisi, intitolata “Punto e a capo sulla tratta”, è realizzata da Caritas Italiana e  Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca)

ROMA – Si terrà venerdì 18 ottobre nella Sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini a Roma la presentazione del Primo Rapporto di ricerca sulla tratta e lo sfruttamento intitolato “Punto e a capo sulla tratta” realizzato dalla Caritas Italiana e dal Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca).

L’indagine ricostruisce l’evoluzione del fenomeno della tratta di persone, così come si è sviluppato in Italia dalla fine degli anni ‘90 a oggi, e analizza il funzionamento del sistema di protezione sociale rivolto alle vittime. Il punto di vista scelto è quello delle operatrici e degli operatori che, attraverso le unità di strada, i centri d’ascolto, gli sportelli, le strutture di accoglienza, i servizi di inclusione socio-lavorativa, sono quotidianamente a contatto con vittime di tratta potenziali, presunte o già identificate e assistite. Sono stati infatti coinvolti 156 enti, di cui 148 privati e 8 pubblici.

L’incontro, organizzato in occasione della Giornata Europea contro la tratta di esseri umani, si aprirà alle ore 10 con i saluti istituzionali – invitato ad intervenire il sindaco di Roma, Ignazio Marino – e la presentazione del Rapporto a cura di Oliviero Forti (Caritas Italiana) e Vincenzo Castelli (CNCA). Seguirà l’intervento del vice ministro al Lavoro e alle Politiche Sociali con delega alle Pari Opportunità Cecilia Guerra intitolato “L’impegno delle istituzioni nazionali per la tutela delle vittime”, quello di Sandro Simionato, vice sindaco e assessore alle Politiche sociali del Comune di Venezia (Anci), sul ruolo degli enti locali e quello di Maria Grazia Giammarinaro, rappresentante speciale e coordinatrice dell’OSCE per la lotta alla tratta di esseri umani, che si soffermerà sul caso italiano nel quadro Ocse. Le conclusioni sono affidate a Francesco Marsico della Caritas Italiana e a don Armando Zappolini della Cnca. (Inform)

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