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mercoledì 16 ottobre 2013

Recupera terreno l’export italiano verso i paesi dell’Unione europea

COMMERCIO ESTERO
Recupera terreno l’export italiano verso i paesi dell’Unione europea

Esposito (Assocamerestero): “Sul versante extra-Ue, buona parte della contrazione dell’export è dovuto alle perdite subite su due mercati ‘di prossimità’ fuori dell’Ue, Svizzera e Turchia”

ROMA – Ad agosto si interrompe l’andamento negativo delle esportazioni italiane all’interno dell’UE a 27: nei dati destagionalizzati, infatti, l’export aumenta di circa il 3% rispetto al mese precedente. Risultati positivi che, nello stesso periodo, portano l’Italia a superare la Germania per incremento complessivo delle vendite (+1,7% contro +0,9%), con un valore pari a 33 miliardi di euro, mentre la Francia, in controtendenza, registra una contrazione dell’1,4%.

“La crisi continua a mordere il mercato interno, provocando una costante riduzione dei consumi interni. In questa situazione, le imprese, oltre a ridefinire la propria strategia, hanno la necessità tattica di aumentare le vendite sui mercati esteri. Per raggiungere questo obiettivo, le aziende stanno dunque ulteriormente abbassando i prezzi unitari e puntando sui mercati di prossimità, quelli all’interno dell’Unione Europea. – afferma Gaetano Fausto Esposito, segretario generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi – Sul versante Extra-UE, buona parte della contrazione dell’export è dovuto alle perdite subite su due mercati ‘di prossimità’ fuori dell’Unione Europea: Svizzera e Turchia, che da soli fanno poco meno di un quarto delle nostre esportazioni Extra-UE”.

Per quanto riguarda i settori, desta qualche preoccupazione la performance della meccanica, che, pur confermandosi regina dell’export con una quota del 18% e un surplus di 32 miliardi di euro, negli ultimi otto mesi mantiene sostanzialmente invariate le proprie vendite (+0,8% su base annua), superata, in termini di variazione, da altri comparti, quali agroalimentare (+6,1%, con una riduzione del deficit di 500 milioni di euro) e tessile-abbigliamento-calzature (+3,4%, con un attivo di 12,4 miliardi di euro).

“Resta comunque il dato – conclude Esposito – che il surplus complessivo della bilancia commerciale nei primi otto mesi dell’anno raggiunge i 19,2 miliardi di euro e quello extra-energetico è pari a ben 56 miliardi, superiore di quasi nove miliardi a quello del 2012”. (Inform)

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