ASSOCAMERESTERO
Trend positivo per le
vendite di prodotti italiani nei mercati extra-Ue
Nei primi nove mesi
dell’anno, buone le performance dell’export extra-Ue ma cambiano i Paesi di
riferimento: in calo le vendite verso i partner tradizionali (mentre guadagnano
terreno i mercati più dinamici (Mercosur e Cina)
ROMA - Prosegue il trend positivo per le vendite di prodotti italiani nei mercati extra-Ue (+1,2%, rispetto ad agosto, nei dati destagionalizzati, con un valore che supera i 15 miliardi di euro). A livello complessivo, mai così elevato negli ultimi anni il valore del saldo commerciale: la netta inversione di tendenza, attribuibile in parte anche alla forte contrazione delle importazioni (in media nell’anno del 10,1%), lo porta infatti ad un valore di 11,4 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2013 (+16,3 miliardi di euro rispetto allo scorso anno).
Nello stesso periodo, il saldo extra-energetico sfiora il tetto dei 50 miliardi di euro (in crescita del 15,3% su base annua), riducendo il gap esistente con quello registrato nei Paesi dell’Ue (circa 56 miliardi nel periodo gennaio-agosto 2013).
“L’export si conferma l’unica fonte di crescita per il Paese e, in particolare, i mercati extra-UE rimangono un riferimento essenziale per le imprese italiane. – sottolinea Gaetano Fausto Esposito, segretario generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi oggi – Certo, desta una certa preoccupazione la brusca battuta d’arresto subita nei mercati extra-Ue “di prossimità”, come Svizzera (-7,6%), Turchia (-5,6%) e Stati Uniti (-1,4%), che insieme rappresentano il 16% dell’export italiano al di fuori dell’Unione Europea. Al tempo stesso, però, i segnali positivi derivanti dall’incremento delle vendite nell’Area Mercosur e in Cina, rispettivamente del 16,8% e del 10,6%, sembrano rivelare una maggiore diversificazione dei mercati di sbocco da parte delle nostre aziende”. (Inform)
Nessun commento:
Posta un commento