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giovedì 19 settembre 2013

Fausto Longo (Psi) sulla proposta di soppressione della circoscrizione Estero

ITALIANI ALL’ESTERO
Fausto Longo (Psi) sulla proposta di soppressione della circoscrizione Estero

“Non siamo d’accordo. È un vero passo indietro sotto ogni punto di vista”

ROMA – Fausto Longo, senatore del Psi eletto nella ripartizione America meridionale, esprime la sua contrarietà alla proposta di soppressione della circoscrizione Estero contenuta nella relazione finale della Commissione istituita per la Riforme costituzionali (vedi Inform di ieri: http://comunicazioneinform.blogspot.it/2013/09/commissione-riforme-costituzionali.html).

“Non siamo d’accordo. Il diritto all’effettività del voto inserita nella Costituzione ora lo si vorrebbe cancellare alla luce dei limiti emersi nel funzionamento delle procedure di voto – afferma Longo riferendosi alle ragioni addotte dalla Commissione per suffragare la proposta di abolizione. Tale constatazione per Longo infatti “non è una ragione sufficiente per negare agli italiani il diritto al voto fuori dai nostri confini”.

“Anche se l’eliminazione della circoscrizione Estero non mette in discussione il diritto al voto sancito dalla Costituzione – precisa il parlamentare, - di fatto lo renderebbe impossibile con il ritorno ai treni ed agli aerei organizzati per portare votanti in Italia. Un vero passo indietro sotto ogni punto di vista. La soluzione ad oggi data alla parificazione nella titolarità del diritto al voto fra cittadini italiani residenti in Italia ed all’estero corre il serio rischio di virare verso antiche e rinnovate forme di condizionamento che erano alle nostre spalle”.

“Il voto deve essere certo e non eventuale – prosegue Longo, - effettivo e libero. Al riguardo occorre che sia fatta chiarezza sulla volontà di tutto il governo e non solo sugli orientamenti di un ministro o di una plurale Commissione di Saggi nominati. I legami fra gli italiani dentro e fuori del paese non vanno mortificati ma rafforzati e qualificati dall’azione di governo e dal parlamento”. “Sulle modalità del voto ci sono proposte che si confrontano e possibili decisioni da prendere. Sul diritto effettivo al voto – conclude Longo - non si può tornare frettolosamente al passato”. (Inform)

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