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martedì 10 settembre 2013

“Plan Cóndor”, il 10 ottobre si aprirà a Roma il processo contro i crimini delle dittature . Tra le vittime molti italiani


ITALIANI IN AMERICA LATINA

“Plan Cóndor”, il 10 ottobre si aprirà a Roma il processo contro i crimini delle dittature . Tra le vittime molti italiani

Oggi il seminario “Desaparecidos Uruguay” alla Camera dei deputati .Fabio Porta: “Il Pd sarà parte civile nel processo”

 

ROMA -  Si è svolto oggi a Roma, ad un mese esatto dalla prima udienza del processo sul “Piano Condor” prevista per il prossimo 10 ottobre, il seminario dal titolo “Desaparecidos Uruguay” organizzato dall’Osservatorio Uruguay e da 24 marzo Onlus.

Tra le principali vittime di quegli anni tanti italiani: in Uruguay come in Argentina; in Cile come in Brasile; in Bolivia come in Perù.

L’on. Fabio Porta (Pd) , aprendo i lavori del seminario, ha rilevato la coincidenza dell’iniziativa con le manifestazioni e gli eventi che in tutto il mondo stanno ricordando i tragici fatti del golpe cileno del 1973, che diedero origine ad una delle cruente dittature che in quegli anni sconvolsero il continente sudamericano. L’Italia – ha detto il deputato eletto nella circoscrizione America Meridionale - allora come oggi segue con attenzione e grande senso di responsabilità civile e politica quelle vicende, consapevole del fatto che la democrazia è una conquista che merita di essere corroborata tutti i giorni dalla verità e dalla giustizia.

Fabio Porta ha annunciato che il Partito Democratico sarà a fianco delle famiglie delle vittime e pensa di costituirsi parte civile insieme al “Frente Amplo”, la coalizione progressista oggi al governo in Uruguay.

La decisione è stata presa dal segretario nazionale Guglielmo Epifani a seguito di una richiesta di Monica Xavier, presidente del “Frente Amplo”, consegnata al segretario dall’on. Porta.

Grande interesse verso il processo è stato mostrato in questi giorni dalla società civile e politica dei Paesi interessati (Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Perù, Uruguay), che vedono nel processo un’opportunità storica per rendere giustizia alle vittime e chiarire definitivamente i tanti aspetti ancora oscuri di quei tragici avvenimenti.(Inform)

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