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martedì 10 settembre 2013

Ricky Filosa: “Ambrogio Semeghini ha bisogno di cure e medicine”


DETENUTI ITALIANI ALL’ESTERO

Repubblica Dominicana: appello del Maie ad Ambasciata e Comites

Ricky Filosa: “Ambrogio Semeghini ha bisogno di cure e medicine”

 

SANTO DOMINGO – “Fate qualcosa. Non abbandonate Ambrogio Semeghini al proprio destino. Si sarà anche macchiato di colpe tali da meritare la prigione, ma la galera non può essere una condanna a morte”. E’ l’appello che il Maie della Repubblica Dominicana, coordinato da Ricky Filosa, rivolge all’Ambasciata d’Italia e al Comites di Santo Domingo dopo essere venuto a conoscenza della decisione dell’italiano di 61 anni, detenuto nel carcere di Najayo, a San Cristobal, di iniziare un nuovo sciopero della fame. Una protesta contro le autorità italiane che “non garantirebbero sufficiente assistenza medica e prodotti di prima necessità” secondo un amico del connazionale detenuto che - riporta la testata online ItaliachiamaItalia – ha inviato una lettera a diversi organi di stampa, e, in copia, anche all’Ambasciata d’Italia e al presidente del Comites di Santo Domingo Ermanno Filosa. “A dire la verità – commenta Ricky Filosa,anche direttore di ItaliachiamaItalia, - l’Ambasciata italiana di Santo Domingo ha dimostrato interesse verso le condizioni di salute dell’italiano, chiedendo alle autorità del carcere quali fossero le sue reali condizioni di salute. Non si sa, tuttavia, al momento, quali siano state le decisioni della nostra sede diplomatica per quanto riguarda il caso Semeghini”. “Chi di recente ha visitato Ambrogio in prigione afferma che sta molto male e che uno sciopero della fame non farebbe altro che peggiorare la situazione”, riferisce Filosa  spiegando che “secondo quanto racconta chi lo ha potuto visitare di recente, sta perdendo la cornea dell’occhio destro a causa di una grave malattia, oltre a soffrire di crisi respiratorie. Per evitare che le proprie condizioni di salute peggiorino, Ambrogio ha bisogno di cure e di medicine, che tuttavia non arrivano o arrivano in maniera sporadica e insufficiente”. (Inform)

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