ASSOCIAZIONI
Rino Giuliani (Cne) : Se la circoscrizione Estero
venisse abolita sarebbe un passo indietro nel rapporto democratico di tutti i
cittadini italiani con le istituzioni rappresentative
ROMA - Cancellazione della
circoscrizione Estero. La relazione finale della Commissione dei saggi per la
riforma istituzionale alla unanimità lo ha reso noto oggi. La Commissione
presieduta dal ministro per le Riforme Costituzionali, Gaetano Quagliariello infatti
lo ha messo nero su bianco. Lo si può leggere al punto 14 della citata
relazione: “ La Commissione all’unanimità ha espresso una valutazione negativa
sul funzionamento del voto degli italiani all’estero. Si propone quindi la
soppressione della circoscrizione Estero, garantendo comunque l’esercizio del
diritto di voto dei cittadini italiani residenti all’estero mediante strumenti
idonei ad assicurare la libertà e la segretezza del voto. Qualora il Senato
fosse formato con elezione diretta, si potrebbe prevedere in tale assemblea una
rappresentanza delle comunità degli italiani residenti all’estero”.
Rino Giuliani vicepresidente della
Consulta Nazionale dell’Emigrazione ha dichiarato al riguardo: “Il disinteresse
per i nostri connazionali all’estero e per le nostre comunità, per i
milioni di italo discendenti è un dato costante, consolidato . I governi che si
sono succeduti negli ultimi venti anni possono considerarsi equivalenti
nell’azione di sganciamento dalle realtà degli italiani all’estero. In assenza
di una idea fondante, adeguata, sulla quale aggiornare la relazione fra
l’Italia ed i suoi cittadini all’estero, sono stati attivati
provvedimenti burocratici di riduzione delle sedi di rappresentanza
consolare, di definizione di criteri di individuazione della idoneità o meno
dell’associazionismo ad operare in rapporto ai nostri consolati, di tagli oltre
misura nel bilancio del Ministero degli Esteri. Sono stati tirati i remi in
barca in tema di lingua e cultura italiana all’estero. Perché possano
svolgersi le elezioni dei Comites, siamo arrivati al punto che il segretario
generale del CGIE Elio Carozza, con scarsa reazione governativa, ha minacciato
di dimettersi. Oggi i “saggi”, tutti di comune accordo, ribadiscono quanto già
apparso in altri precedenti elaborati predisposti in vista delle riforme
costituzionali.
Superare i limiti e gli
inconvenienti del voto all’estero è stato chiesto in primo luogo dalla CNE e
dall’associazionismo tutto ma anche da molti degli eletti dall’Estero in
parlamento. Proposte concrete sono state avanzate ed ipotesi precise sono
sul tappeto.
La frammentazione e la
separatezza del dibattito , la soluzione semplicistica della commissione
dei “saggi” non tiene neanche conto, nel merito, di una discussione e di
proposte che provengono anche dall’interno del parlamento.
Se la Circoscrizione Estero
venisse abolita sarebbe davvero un passo indietro nel rapporto democratico di
tutti i cittadini italiani con le istituzioni rappresentative . Il quadro
politico attuale è certamente molto complicato ma le scorciatoie spesso possono
portare ad esiti peggiorativi delle situazioni che si intenderebbe migliorare”.
(Inform)
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