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giovedì 24 ottobre 2013

Dalla Commissione Esteri parere favorevole con osservazioni sul decreto Imu


SENATO DELLA REPUBBLICA

Dalla Commissione Esteri parere favorevole con osservazioni sul decreto Imu

Richiamata l’opportunità di equiparare ad abitazione principale la casa posseduta in Italia dai cittadini italiani residenti all’estero. Gli interventi del relatore Amoruso, del vice ministro degli Esteri Dassù, del presidente della Commissione Casini e del senatore Razzi (Pdl)

modificazioni, dalla legge n. Nel testo si prende inoltre atto “della decisione di reperire le risorse necessarie a finanziarie le misure attraverso la riduzione delle disponibilità, di competenza e di cassa, degli stanziamenti relativi alle spese per consumi intermedi e investimenti fissi lordi che comporterà, per il ministero degli Esteri una riduzione delle citate disponibilità pari a 4,45 milioni di euro” e si precisa “che il ministero degli Esteri subirà una riduzione delle autorizzazioni di spesa per indennità servizio all’estero pari a 5 milioni di euro”. Una decurtazione che indebolirà ulteriormente la dotazione finanziaria di cui dovrebbe fruire la politica estera italiana. Alla luce di queste considerazione dai senatori della commissione Esteri viene dunque chiesto sia di “evitare il ricorso ad ulteriori tagli del bilancio del ministero degli Esteri, che renderebbero difficoltoso garantire l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa a supporto della politica estera del nostro Paese, in un contesto internazionale complesso come quello attuale” sia di valutare “l’opportunità di prevedere,con norma di rango primario, l’equiparazione tra abitazione principale e unità immobiliare posseduta in Italia dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato, ai fini dell’applicazione della disciplina in tema di Imu”. immobili dopo che il decreto legge n. 85 del 2013, ne aveva disposto la sospensione”. ROMA – La Commissione Esteri del Senato ha espresso, dopo un breve dibattito, parere favorevole con alcune osservazioni sul decreto Imu di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici. Un provvedimento già votato ed approvato dalla Camera dei Deputati. Nel parere si richiama l’importanza sociale ed economica delle disposizioni “che stabiliscono definitivamente che non è dovuta la prima rata dell’Imu per il 2013, per le abitazioni principali e per altre categorie di 54 del 2013, convertito, con

Nel corso del dibattito in Commissione il relatore Francesco Maria Amoruso si è soffermato in particolare sulle norme di copertura finanziaria del provvedimento che comporta per il ministero degli Esteri una riduzione degli stanziamenti relativi alle spese per consumi intermedi e per investimenti fissi lordi per 4,45 milioni di euro a cui si aggiunge una riduzione delle autorizzazioni di spesa per l’indennità di servizio all’estero (ISE) pari a 5 milioni di euro. Dal relatore è stato anche segnalato come il provvedimento in esame riduca le autorizzazioni di spesa per la realizzazione di alcuni progetti infrastrutturali in Libia, di competenza del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per un importo di 30 milioni di euro. Amoruso ha completato il suo intervento evidenziando la necessità di invertire la tendenza alla riduzione, in atto da tempo, delle risorse destinate al Mae, che per l’individuazione delle misure di risparmio necessarie, dovrebbe invece godere di una maggiore autonomia. A seguire il presidente della Commissione Pier Ferdinando Casini che evidenziato l’esigenza  di disporre direttamente per legge, eliminando l’attuale discrezionalità dei comuni, l’equiparazione, al fine del pagamento dell’Imu, tra abitazione principale e unità immobiliare posseduta nel nostro paese dai cittadini italiani residenti all’estero. Dopo la precisazione del relatore Amoruso, che ha ricordato come la necessità di modificare il provvedimento per le case degli italiani nel mondo sia stata sollevata anche dalla Commissione Esteri della Camera, il senatore Antonio Razzi (Pdl) ha ricordato di aver presentato in passato un disegno di legge sulla questione degli immobili degli italiani  all’estero, anche al fine di incentivare gli  investimenti in Italia dei nostri connazionali nel modo. Ha infine preso la parola il sottosegretario agli Esteri Marta Dassù che, in sede di replica, ha sottolineato come il provvedimento in discussione rappresenti un importante adempimento nell’attuazione del programma di Governo. La Dassù ha anche rilevato come a tutt’oggi il bilancio del Mae , in rapporto al PIL, risulti molto inferiore rispetto quello dei principali Paesi europei, e ha segnalato l’esigenza che il ministero degli Esteri possa recuperare un adeguato margine di autonomia gestionale. Il sottosegretario ha infine ribadito come questo provvedimento contenga una significativa riduzione delle indennità di servizio all’estero per il personale del Mae, una comparto di spesa  che subirà un ulteriore taglio nella legge di stabilità.(Inform)

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