SENATO
DELLA REPUBBLICA
Dalla Commissione Esteri parere
favorevole con osservazioni sul decreto Imu
Richiamata l’opportunità di
equiparare ad abitazione principale la casa posseduta in Italia dai cittadini
italiani residenti all’estero. Gli interventi del relatore Amoruso, del vice
ministro degli Esteri Dassù, del presidente della Commissione Casini e del
senatore Razzi (Pdl)
modificazioni,
dalla legge n. Nel testo si prende inoltre atto “della decisione di reperire le
risorse necessarie a finanziarie le misure attraverso la riduzione delle
disponibilità, di competenza e di cassa, degli stanziamenti relativi alle spese
per consumi intermedi e investimenti fissi lordi che comporterà, per il
ministero degli Esteri una riduzione delle citate disponibilità pari a 4,45
milioni di euro” e si precisa “che il ministero degli Esteri subirà una
riduzione delle autorizzazioni di spesa per indennità servizio all’estero pari
a 5 milioni di euro”. Una decurtazione che indebolirà ulteriormente la
dotazione finanziaria di cui dovrebbe fruire la politica estera italiana. Alla
luce di queste considerazione dai senatori della commissione Esteri viene
dunque chiesto sia di “evitare il ricorso ad ulteriori tagli del bilancio del
ministero degli Esteri, che renderebbero difficoltoso garantire l’efficacia e
l’efficienza dell’azione amministrativa a supporto della politica estera del
nostro Paese, in un contesto internazionale complesso come quello attuale” sia
di valutare “l’opportunità di prevedere,con norma di rango primario,
l’equiparazione tra abitazione principale e unità immobiliare posseduta in
Italia dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato, ai fini
dell’applicazione della disciplina in tema di Imu”. immobili dopo che il
decreto legge n. 85 del 2013, ne aveva disposto la sospensione”. ROMA – La
Commissione Esteri del Senato ha espresso, dopo un breve dibattito, parere
favorevole con alcune osservazioni sul decreto Imu di sostegno alle politiche
abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di
trattamenti pensionistici. Un provvedimento già votato ed approvato dalla
Camera dei Deputati. Nel parere si richiama l’importanza sociale ed economica
delle disposizioni “che stabiliscono definitivamente che non è dovuta la prima
rata dell’Imu per il 2013, per le abitazioni principali e per altre categorie
di 54 del 2013, convertito, con
Nel
corso del dibattito in Commissione il relatore Francesco Maria Amoruso si è
soffermato in particolare sulle norme di copertura finanziaria del
provvedimento che comporta per il ministero degli Esteri una riduzione degli
stanziamenti relativi alle spese per consumi intermedi e per investimenti fissi
lordi per 4,45 milioni di euro a cui si aggiunge una riduzione delle
autorizzazioni di spesa per l’indennità di servizio all’estero (ISE) pari a 5
milioni di euro. Dal relatore è stato anche segnalato come il provvedimento in
esame riduca le autorizzazioni di spesa per la realizzazione di alcuni progetti
infrastrutturali in Libia, di competenza del ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti, per un importo di 30 milioni di euro. Amoruso ha completato il
suo intervento evidenziando la necessità di invertire la tendenza alla
riduzione, in atto da tempo, delle risorse destinate al Mae, che per
l’individuazione delle misure di risparmio necessarie, dovrebbe invece godere
di una maggiore autonomia. A seguire il presidente della Commissione Pier
Ferdinando Casini che evidenziato l’esigenza di disporre direttamente per
legge, eliminando l’attuale discrezionalità dei comuni, l’equiparazione, al
fine del pagamento dell’Imu, tra abitazione principale e unità immobiliare
posseduta nel nostro paese dai cittadini italiani residenti all’estero. Dopo la
precisazione del relatore Amoruso, che ha ricordato come la necessità di
modificare il provvedimento per le case degli italiani nel mondo sia stata
sollevata anche dalla Commissione Esteri della Camera, il senatore Antonio
Razzi (Pdl) ha ricordato di aver presentato in passato un disegno di legge
sulla questione degli immobili degli italiani all’estero, anche al fine
di incentivare gli investimenti in Italia dei nostri connazionali nel
modo. Ha infine preso la parola il sottosegretario agli Esteri Marta Dassù che,
in sede di replica, ha sottolineato come il provvedimento in discussione
rappresenti un importante adempimento nell’attuazione del programma di Governo.
La Dassù ha anche rilevato come a tutt’oggi il bilancio del Mae , in rapporto
al PIL, risulti molto inferiore rispetto quello dei principali Paesi europei, e
ha segnalato l’esigenza che il ministero degli Esteri possa recuperare un
adeguato margine di autonomia gestionale. Il sottosegretario ha infine ribadito
come questo provvedimento contenga una significativa riduzione delle indennità
di servizio all’estero per il personale del Mae, una comparto di spesa
che subirà un ulteriore taglio nella legge di stabilità.(Inform)
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