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lunedì 28 ottobre 2013

Franco Narducci confermato presidente dell’UNAIE

ASSOCIAZIONI
Franco Narducci confermato presidente dell’UNAIE

Da EZA e UNAIE un forte appello per affrontare l'emergenza lavoro. Seminario di studi organizzato dalla “Trentini nel Mondo”

COMANO TERME - Le sfide che l’imponente processo di mobilità oggi in atto pone all’Italia, tra la ripresa drammatica delle immigrazioni e il fenomeno non meno preoccupante delle emigrazioni di giovani italiani all’estero, sono stati affrontati nell’assemblea nazionale dell’Unione Nazionale Associazioni Immigrati ed Emigrati (UNAIE) che si è tenuta a Comano Terme (Trento) lo scorso 25 ottobre. Nel corso dell’assemblea, che aveva anche il compito di rinnovare le cariche sociali, Franco Narducci è stato riconfermato presidente, affiancato dal Comitato esecutivo composto da Aldo Aledda (vice presidente vicario), Ilaria Del Bianco (vice presidente), Anna Lanfranchi (segretaria), Patrizio De Martin (amministratore) e Laura Bisso (emergenza immigrazioni).

L’UNAIE - una ong che raggruppa una trentina di organizzazioni regionali in tutta Italia con una rete di oltre cinquecento associazioni all’estero e altre organizzazioni che si occupano dell’accoglienza degli immigrati nel nostro paese – intende intensificare la già vasta attività di presenza sul territorio e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica nazionale su temi evidentemente aggravati dalla crisi economica e politica che attraversa il nostro paese.

Temi che, con particolare riferimento alla mobilità del lavoro, sono stati al centro delle tre giornate di lavoro del seminario internazionale di studi EZA-UNAIE, svoltosi nella stessa sede e organizzato dall’Associazione dei Trentini nel Mondo. Il seminario è stato aperto da Ferruccio Pisoni, componente del direttivo internazionale dell’EZA (Europäisches Zentrum für Arbeitnehmerfragen) e da Franco Narducci, presidente dell’UNAIE. Nei tre giorni di lavoro, con un susseguirsi di interventi di alto livello, amministratori, docenti universitari, operatori del settore e un folto numero di giovani provenienti da una decina di paesi europei, hanno dibattuto i complessi temi del lavoro, della formazione, della mobilità e della famiglia. Nel corso dei lavori le due organizzazioni hanno lanciato un forte appello alle Istituzioni europee per un reale rilancio del dialogo sociale e hanno chiesto misure concrete per affrontare l'emergenza lavoro che in molti Paesi membri sta mettendo a dura prova la coesione sociale. (Inform)

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