STAMPA PER GLI ITALIANI NEL MONDO
Il numero di novembre 2013 del Messaggero
di sant’Antonio, edizione italiana per l’estero
PADOVA - L’editoriale del numero di novembre del “Messaggero di sant’Antonio”- edizione italiana per l’estero diretta da padre Luciano Segafreddo - si presenta come un forte appello alle istituzioni a favore dell’altra Italia. Ma caratterizza questo numero il dossier di Giulia Cananzi: «Welfare e occupazione: una carriera nei servizi alla persona», che sviluppa un tema di grande interesse nell’attuale momento politico e sociale in cui emergono nuovi orizzonti dell’occupazione. La famiglia italiana non riesce più a sostenere da sola tanti settori dell’assistenza, mentre in altri Stati i servizi alla persona sono un volano di crescita sociale ed economica e un serbatoio di posti di lavoro.
Come messaggi di fede, la rivista offre le riflessioni del cardinale Angelo Scola sulla «crisi della festa», che rispecchia la crisi dell’uomo, di monsignor Carlo Ghidelli sull’Anno della fede e la testimonianza di Ernesto Avallone, diacono nella chiesa Blessed Sacrament di Bayside, nel Queens.
Nei settori «Uomo e società» e «Cultura italiana», Nicola Nicoletti ci fa conoscere «due stesse nate a Sud»: l’artista Maria Giovanna Agresta e la scienziata Elisa Oricchio; mentre Luisa Santinello, nel ventennale della morte di Fellini, ci parla del patrimonio culturale ed artistico di uno dei più grandi registi di tutti i tempi. Di uguale interesse, soprattutto per le nuove generazioni, è l’articolo di Cinzia Agostini sul “sogno” di José Antonio Abreu: un sogno che solo in Venezuela ha coinvolto 180 orchestre frequentate da 350 mila piccoli musicisti spesso provenienti dai «barrios» più poveri e pericolosi delle città.
Sempre attuali gli articoli rivolti agli italiani nel mondo. Luigi Rossi ci parla del gruppo Kolk-Acli di Kaufbeuren-Marktoberdorf; Germano Spagnolo della pellicola sull’emigrazione italiana: «Lygon street» presentata al Melbourne International Film Festival; Anna Zampieri Pan si sofferma sulle caratteristiche dell’«Autostrada per il paradiso», dove italiani e cinesi si trovano a braccetto. Inoltre le testimonianze di Tiziana Jacoponi, nella cui casa «si respira aria multietnica», ma con dei figli che si sentono italiani e rivendicano queste radici anche nello sport; e di Stefano Marchese, residente a Boston con la carriera di cantante e compositore. Infine, Francesca Massarotto ha voluto offrire un ricordo dei centotrentasei italiani morti nel crollo della miniera di Marcinelle in Belgio. (Inform)
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