DETENUTI ITALIANI ALL’ESTERO
L’Ambasciata d’Italia a Santo
Domingo risponde al Maie
“Attenzione
costante al caso Semeghini”
SANTO DOMINGO – Nei giorni scorsi il Maie
della Repubblica Dominicana, coordinato da Ricky Filosa, aveva lanciato un
appello all’Ambasciata d’Italia a Santo Domingo e al Comites, per quanto
riguarda la vicenda di un detenuto italiano nell’isola caraibica, Ambrogio
Semeghini, che aveva deciso di iniziare uno sciopero della fame in segno di
protesta contro le autorità italiane alle quali il detenuto addebitava mancanza
d’attenzione verso la sua condizione (v. Inform http://comunicazioneinform.blogspot.it/search?q=comites+santo+domingo
).
Filosa comunica che il giorno dopo
quell’appello , una delegazione dell’Ambasciata si è recata nel carcere di
Najayo, in visita al nostro connazionale e che ieri, Olindo D’Agostino, capo
dei servizi consolari dell’Ambasciata italiana a Santo Domingo, gli ha inviato
una email con allegata una scheda del detenuto e della situazione che lo
riguarda.
Dal documento, sottolinea D’Agostino,
“risulta la costante assistenza che questa Ambasciata ha prestato allo stesso
durante tutto il periodo della sua detenzione”. “Nei quarantaquattro mesi di
detenzione – spiega il numero due dell’Ambasciata - le visite consolari nei
suoi confronti sono state ben 21: una ogni due mesi, un record mondiale. Ed i
soldi che l’erario ha speso a titolo di contribuzioni in suo favore, per il
tramite di questa Ambasciata, sono pari a ben 5,000 dollari Usa, di cui circa
1.000 per esami specialistici. Il contatto di questa Ambasciata con la
Direzione del Carcere e con il Dipartimento Sanitario in relazione ai problemi
medico-sanitari di Semeghini è tuttora costante ed attento. Nessun altro
detenuto, in considerazione anche delle sue condizioni di salute, ha mai
ricevuto tanta assistenza quanto Semeghini”. La scheda dell’Ambasciata è stata
diffusa dal Maie e pubblicata integralmente da ItaliachiamaItalia.it, testata
diretta Ricky Filosa.(Inform)
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