FONDAZIONE MIGRANTES
Le difficoltà degli studenti immigrati, rom e sinti e
delle famiglie dello spettacolo viaggiante
ROMA - A scadenze regionali e
provinciali diverse, riprendono in queste prime settimane di settembre le
lezioni scolastiche.
Ottocentomila tra gli
studenti che siederanno nei banchi di scuola provengono da diversi Paesi
del mondo o sono nati in Italia da genitori immigrati. La scuola italiana
multietnica è una realtà, che chiede uno sforzo di percorsi didattici interculturali
che valorizzino una storia scolastica nuova. Tra le preoccupazione che come
Migrantes ci sentiamo di segnalare c’è senza dubbio la necessità di
accompagnare a scuola i bambini, i ragazzi e i giovani migranti da poco
arrivati con i ricongiungimenti familiari o con le famiglie richiedenti asilo e
rifugiate. Troppo spesso tra questi bambini è facile una non immediata
frequenza scolastica o, altrettanto facile, è l’abbandono scolastico.
Una seconda categoria di studenti
di cui siamo preoccupati sono i figli delle famiglie rom e sinti,
soprattutto coloro che abitano ai margini della città o in campi
improvvisati, che non sono stati raggiunti per l’iscrizione - da
quest’anno informatizzata – e che rischiano di perdere molte settimane di
scuola.
Infine, il pensiero va ai bambini
figli della gente dello spettacolo viaggiante. Anche tra questi studenti, che
cambiano dalle 20 alle 30 scuole, nel corso dell’anno e per le quali alcune
Migrantes diocesane hanno da alcuni anni un progetto di accompagnamento
alla scuola, cresce l’abbandono scolastico ed è necessaria una maggiore
attenzione delle istituzioni scolastiche e delle realtà sociali e politiche,
perché il diritto allo studio non sia solo affermato, ma concretamente
tutelato. A tutti gli studenti e professori va l’augurio della Migrantes,
perché anche questo anno scolastico, diversamente, sia una tappa
importante del cammino della vita.(Fondazione Migrantes/Inform)
Nessun commento:
Posta un commento