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mercoledì 25 settembre 2013

Mons. Perego sulla Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato

FONDAZIONE MIGRANTES
Mons. Perego sulla Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato

Un messaggio per i 100 anni di magistero sulle migrazioni. In Italia la Giornata sarà celebrata il 19 gennaio 2014 nel Triveneto

ROMA - “Il 19 gennaio 2014 si celebreranno i cento anni di magistero sulle migrazioni, a partire dal 6 dicembre 1914, quando Benedetto XV, allo scoppio della prima guerra mondiale portò immediatamente l’attenzione su profughi e rifugiati in Europa. Il Messaggio di Papa Francesco, in questo centesimo anno, riporta l’attenzione sui migranti e i rifugiati come tassello importante per la costruzione di un mondo migliore – spiega mons. Giancarlo Perego, direttore generale della Migrantes. Perché questo avvenga, ci ricorda il Papa, occorre passare da una “cultura dello scarto” a una “cultura dell’incontro’’, superando le facili paure e discriminazioni nei confronti dello straniero.

Un impegno che la Migrantes raccoglie per continuare un lavoro pastorale di informazione, ricerca, formazione e progettazione che nelle nostre diocesi può accompagnare trasversalmente il lavoro pastorale. Il lavoro pastorale della Migrantes vuole contribuire – come auspica Papa Francesco nel Messaggio – alla costruzione “di una società più giusta, una democrazia più compiuta, un Paese più solidale, un mondo più fraterno e una comunità cristiana più aperta, secondo il Vangelo”.

“In Italia - conclude Mons. Perego - la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato sarà celebrata il 19 gennaio 2014 nel Triveneto, anche in occasione del centenario della morte di Papa Pio X che molto contribuì - a partire dalla sua esperienza episcopale a Mantova, poi come Patriarca di Venezia e infine come Pontefice - a portare l’attenzione sul dramma dell’emigrazione italiana e dei rifugiati, attraverso la costituzione nel 1912 del primo ufficio per l’emigrazione presso la Concistoriale e nel 1914 la creazione del Pontificio Collegio per l’emigrazione italiana, che avrebbe formato i sacerdoti diocesani destinati a seguire gli emigrati”. (Migrantes online/Inform)

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