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martedì 31 dicembre 2013

Assistenza alimentare agli sfollati nella Repubblica Centrafricana

COOPERAZIONE ITALIANA
Assistenza alimentare agli sfollati nella Repubblica Centrafricana

ROMA - Il Programma alimentare mondiale (Pam) delle Nazioni Unite ha avviato la distribuzione di beni alimentari nella Repubblica Centrafricana con l’obiettivo di raggiungere fino ad 1,25 milioni di persone nei prossimi otto mesi. La distribuzione rientra nell’ambito dell’appello per 107 milioni di dollari lanciato dal Pam da qui all’agosto 2014, volto fornire assistenza alimentare alle centinaia di migliaia di persone sfollate a causa delle violenze nel paese. Nonostante le incerte condizioni di sicurezza, nella Repubblica Centrafricana il Pam e i suoi partner hanno assistito più di 237 mila persone dal 5 dicembre ad oggi.

Lo scorso 19 dicembre è decollato dalla base di pronto intervento umanitario delle Nazioni Unite (Unhrd) di Brindisi un B747 con un carico di aiuti umanitari diretto a Bangui, nella Repubblica Centrafricana. L’aereo ha trasportato circa 45 tonnellate di materiale per il supporto logistico alle operazioni umanitarie, 2,6 tonnellate di kit sanitari per la prima emergenza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e 17,3 tonnellate di Plumpy’ Sup, uno speciale alimento nutritivo destinato in particolare ai bambini più piccoli.

A fronte della grave crisi umanitaria che colpisce la Repubblica Centrafricana dall’agosto 2013 e degli appelli lanciati in ambito europeo, la Cooperazione Italiana ha deciso di sostenere l’intervento dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) nel settore della sicurezza alimentare e nutrizionale a favore della popolazione rurale vulnerabile, soprattutto femminile. Le indagini condotte da Fao e Pam sul campo hanno evidenziato la rottura del sistema produttivo rurale che sta seriamente inficiando la sicurezza alimentare e nutrizionale della popolazione.

Il contributo italiano, del valore di 500 mila euro verrà utilizzato dalla Fao per: fornire attrezzature destinate ad avviare attività agricole nei settori dell’orticultura, della pesca e dell’allevamento; svolgere attività di formazione volte ad insegnare ai beneficiari le nuove tecniche di orticoltura, di gestione del bestiame e come diversificare e migliorare la dieta alimentare e le abitudini nutrizionali; rafforzare la partnership con Pam ed Unicef al fine di migliorare la nutrizione nelle scuole (anche con la realizzazione di orti scolastici); costruire 500 unità produttive agricole che aiutino ad aumentare la capacità di sostentamento nelle comunità più vulnerabili, favorendo la partecipazione attiva femminile. L’intervento, della durata di 12 mesi, prevede di poter coltivare almeno 4.500 ettari ad orticultura e raccolto, per soddisfare il fabbisogno alimentare dei beneficiari. (Inform)

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