STAMPA ITALIANA ALL’ESTERO
Dal “Corriere d’Italia”di Francoforte
“Clic Donne
2000” entra nel 15° anno di vita. I primi festeggiamenti in Italia
Effetto
orgoglio-nostalgia per il quindicesimo anno di vita di «Clic Donne 2000», il
giornale delle italiane in Germania, fondato e diretto da Marcella Continanza.
Così il passato diventa futuro
FRANCOFORTE SUL MENO - «E qualcosa rimane fra le pagine chiare e le
pagine scure […]». Ma sì! Scomodiamo pure Francesco De Gregori e la sua
“Rimmel”, scritta meno di quarant’anni fa, per appropriarci di una bella
colonna sonora degna di commemorare un compleanno importante, quello di «Clic
Donne 2000», l’unico “giornale al femminile”, nato a Francoforte sul Meno a
sostegno delle italiane in Germania. Un traguardo tagliato e vinto con tenacia
dalla sua fondatrice e direttrice, la giornalista-scrittrice Marcella
Continanza, che ha saputo coniugare le ragioni dell’impegno civile e della
passione letteraria, facendo di questo alternativo e singolare prodotto
editoriale, pietra miliare nel panorama della stampa italiana all’estero, un
ponte imprescindibile tra due culture.
Nato dall’esperienza dell’Associazione “Donne e Poesia I. Morra”, che
già da ventidue anni opera sul territorio tedesco, promuovendo anche la
Rassegna annuale di poesia delle donne emigrate, ospitata a Friburgo, Colonia,
Stoccarda e Amburgo nelle sedi degli Istituti Italiani di Cultura, «Clic Donne
2000» è un trimestrale interamente curato e scritto, a livello di attività di
volontariato, dalle donne per le donne e per la società intera, quindi un
giornale di dimensione prettamente “europea”, sintomo ed espressione dei nuovi
cambiamenti della nostra emigrazione. «Una stanza tutta per noi» ? così come
ama definirlo la Continanza stessa, parafrasando Virginia Woolf –dove coltivare
l’amicizia civica e favorire la mediazione culturale, attraverso un uso “non
sessista” del linguaggio che permetta di superare gli stereotipi e valorizzare
la dimensione etica delle cose, ponendo attenzione ai contenuti e favorendo il
dialogo.
Questo sin dal suo primissimo numero, nel gennaio 1999, che registrava
la prima intervista a Franca Valeri di Marcella Continanza e Laura Melara, e il
primo articolo di Gina Lagorio, “Le parole a se stessi”, impaginato da Maria
Russo di Offenbach, sull’importanza della rivoluzione culturale insita nella
scrittura, come evidenziato dalle pagine del diario di Anaïs Nin, una delle più
controverse autrici del nostro Novecento. E se «scrivere significa dare tutto»,
allora la testata italo-tedesca ci ha offerto in questi quindici anni, che sono
già storia, quanto di più ricco e variegato ci potesse essere: politica e
religione, arte e mobbing, contraccezioni e doveri, ambiente e turismo,
tecnologia e storia, eventi e cinema, fiori e cibo.
L’emozione è tanta nello sfogliare i primi numeri, realizzati nello
studio dell’architetto Elvia Barone Reiniger, per la tipografia Eisenhardt di
Francoforte, da una veloce mappatura dei quali si evince subito come «Clic
Donne 2000» si sia misurato, sin dal numero zero, presentato alla Fiera del
Libro dalla collega di Radio Francoforte, Gianna von Löe, alla presenza di
editori di calibro, come Carla Vazzoler (Casa Editrice Spirali), Giuseppe
Zambon (Zambon Editore), Cecilia Gremese (Gremese Editore), Giovanni Canonico
(Edizioni Mediterranee) e di altri addetti ai lavori, con le sue lettrici, con
le loro storie, i loro percorsi, e con le tematiche di maggiore attualità. I
primi numeri racchiudevano, infatti, già tutto: gli indirizzi più importanti,
l’agenda, i concorsi, le brevi, l’arte, il vivere le città (Bonn, Colonia,
Berlino).
Di grande interesse gli inserti monotematici, tra cui lo speciale
sulle elezioni europee di Antonio Ghirelli, quello su donne e politica con le
interviste a Emma Bonino, Irene Pivetti, Marina Piazza, firmate da Paola
Rinaldi, o quello riguardante la conferenza tenutasi a Barcellona sulla via
dell’integrazione di Teresa Baronchelli, le inchieste a livello europeo, ma
anche i dibattiti organizzati, dei quali ricordiamo i più noti: “Identità e
Città. Transizioni”, “Voto all’estero”, “Doppia cittadinanza”, “I Comites: cosa
sono, come operano”, “Informazione al femminile”. E ancora i concorsi, “Lettera
d’amore”, vinto dalla sarda Rina Scotto, “Cibo e Memoria”, le cui vincitrici
presentarono i loro piatti e lessero i loro racconti in occasione della festa
dell’otto marzo all’Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda, e “La mia foto”,
concorso fotografico sulla Germania.
Fiori all’occhiello della testata il premio giornalistico “Matilde
Serao”, la cui prima edizione si è svolta in occasione del decennale, tenutosi
il 17 ottobre 2008 al Maritim Hotel, con il sostegno del Consolato Generale
d’Italia a Francoforte, nella persona del ministro Bernardo Carloni, alla
presenza di numerose personalità, come gli onorevoli Laura Garavini e Franco
Narducci, e il Festival della Poesia Europea, giunto alla sua settima edizione,
con il patrocinio del comune di Francoforte.
Immensa è la gratitudine verso tutti coloro che hanno contribuito e
contribuiscono a sostenere questo “ponte di carta dai pilastri d’affetto”, che
ha ottenuto ampi riconoscimenti e collaborato con gli Istituti Italiani di
Cultura: con Luigi Volta a Francoforte, Maria Mazza ad Amburgo, Maria Lella a
Colonia, Adriano Cuffaro a Stoccarda e Teresa Baronchelli, rappresentante per
otto anni del C.G.I.E. a Friburgo.
Da sempre originale persino nella veste grafica, gli ultimi numeri si
sono poi contraddistinti per alcuni cambiamenti inerenti al formato e al tipo
di carta, che sicuramente faranno un po’ rimpiangere i primi, stampati su carta
raffinatissima avorio e blu, ma che rendono il giornale di gran lunga più
maneggevole e pratico da sfogliare.
Insomma tutto è già pronto per questo quindicinale, la cui
celebrazione si terrà nella Sala Consiliare di Palazzo Farnese a Castellammare
di Stabia, città particolarmente amata dalla Continanza, lucana d’origine, che
qui ha studiato e vissuto da ragazza, il giorno 11 gennaio 2014, nell’ambito
della quale ci sarà una serie di incontri con gli studenti del Liceo “F.
Severi”, presentazioni di libri e la XXII Rassegna di Donne e Poesia alla
presenza di numerosi ospiti, tra cui le giornaliste Matilde Lucchini e
Francesca Massarotto, e le scrittrici Annella Prisco, Anna Santoliquido, Nadia
Cavalera. A Castellammare, tra l’altro, si è svolto nel 2000 il primo dibattito
fatto da «Clic Donne 2000» in Italia nella sede della Biblioteca “G.
Filangieri”, aperta apposta per l’occasione dal direttore Antonino Di Vuolo.
Una scelta mirata, questa della Continanza, che serva a valorizzare il Sud,
affinché esso sia anche cultura e non solo “terra dei fuochi”.
Il gusto di questo compleanno è, dunque, quello del sano orgoglio di
una testata, che guarda fiduciosa al futuro, ma anche con un pizzico di
nostalgia rispetto allo straordinario passato, alla gran mole di lavoro
intrapresa, alle grandi firme che hanno dato spessore e autorevolezza alla sua
“politica”, tra cui ricordiamo: Roberto Giardina, Antonio Ghirelli, Vanna
Vannuccini, Gina Lagorio, Matilde Lucchini, Francesca Massarotto, Laura
Guardini.
Come diceva Giovanni Spadolini, i giornali costituiscono la coscienza
critica di un paese, perché propongono le ragioni dello stare insieme, sia pur
dividendosi in tante voci critiche. E questo è l’augurio che facciamo oggi a
«Clic Donne 2000», di continuare, cioè, a essere un’eco e testimonianza
preziosa di ciò che avviene dentro e fuori il territorio, contribuendo alla
formazione di una consapevolezza dell’emigrazione, dove le diverse opinioni si
sviluppino e si confrontino, in questo terzo millennio globalizzato, così
difficile da vivere.(Alessandra Dagostini-Corritalia.de/Inform)
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