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martedì 24 dicembre 2013

Presentata al Senato da Aldo Di Biagio (PI) una mozione sul problema dei minori stranieri non accompagnati

TUTELA MINORI
Presentata al Senato da Aldo Di Biagio (PI) una mozione sul problema dei minori stranieri non accompagnati

Chiesto il collocamento temporaneo dei minori presso nuclei familiari e il non superamento del limite delle 72 ore per la loro permanenza nei centri di prima accoglienza

ROMA – Il senatore Aldo Di Biagio (Per l’Italia), eletto nella ripartizione Europa, ha presentato una mozione sul problema dei minori stranieri non accompagnati. Nel testo, che ha fra i suoi sottoscrittori anche il senatore del Pd eletto nella ripartizione Europa Claudio Micheloni, si chiede al Governo di attivare con urgenza “ogni intervento necessario a garantire che i minori stranieri non accompagnati e i nuclei familiari ‘genitore-minore’, con particolare attenzione al nucleo ‘mamma-minore’, giunti sulle coste italiane attraverso gli sbarchi clandestini, siano accolti immediatamente in famiglie disponibili all’accoglienza temporanea, laddove possibile, attivando specifici accordi con associazioni familiari e organizzazioni nazionali di comprovata esperienza anche sul versante internazionale in materia di tutela dei diritti dell’infanzia, così da agevolare l’intervento complementare delle risorse del privato sociale rispetto ai servizi e interventi socio assistenziali degli enti locali e, in questa ottica, in particolare, agevolare l’individuazione immediata di famiglie disponibili all’accoglienza temporanea”.

Nella mozione viene sollecitato l’Esecutivo a consentire che il collocamento in famiglia dei minori stranieri non accompagnati “venga disposto dalle autorità di pubblica sicurezza con priorità rispetto al collocamento in comunità e altre strutture, considerando che la priorità dell’accoglienza in famiglie consente il rispetto sia del superiore interesse dei minori che delle esigenze di razionalizzazione della spesa pubblica, in ragione del fatto che il collocamento in famiglie affidatarie ha un costo di gran lunga inferiore rispetto alle altre soluzioni, con un rapporto che, secondo i dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali al 31 dicembre 2010, è in media di 405 euro mensili per il contributo alle famiglie affidatarie e di 79 euro al giorno per le strutture. Tali dati, - continua la mozione - anche se riferiti alla misura dell’affidamento in via ordinaria disciplinata dagli artt. 2 e seguenti della legge 4 maggio 1984, n. 183, e pur volendo considerare che nel caso dei minori stranieri sono necessarie figure particolari come educatori, interpreti, rendono comunque inaccettabile lo spreco del patrimonio umano di solidarietà esistente nel nostro Paese nell’attuale epoca di grave crisi economica; i fondi attualmente versati alle comunità di accoglienza ben potrebbero essere razionalizzati e utilizzati, sia a livello locale che, indirettamente, a livello nazionale, per integrare i servizi socio assistenziali degli enti locali delle figure necessarie a garantire adeguati accompagnamento e sostegno alle famiglie affidatarie e alle associazioni familiari affidatarie”.

Dai firmatari della mozione si chiede inoltre di evitare in ogni caso che i minori stranieri, accompagnati o meno, siano arbitrariamente trattenuti nei centri di prima accoglienza oltre le 72 ore previste per legge. (Inform)

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