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lunedì 30 dicembre 2013

Laura Garavini (Pd), Aldo Di Biagio (PI) e Michele Schiavone (Cgie) sulle dichiarazioni attribuite al ministro Emma Bonino

VOTO ALL’ESTERO
Laura Garavini (Pd), Aldo Di Biagio (PI) e Michele Schiavone (Cgie) sulle dichiarazioni attribuite al ministro Emma Bonino

Affermato il coinvolgimento dei nostri connazionali nel mondo nel pagamento delle tasse in Italia e la piena legittimità degli eletti all’estero

ROMA – Parlamentari eletti all’estero e rappresentanti del mondo dell’emigrazione rispondono alle dichiarazioni sul voto all’estero del ministro degli Affari Esteri Emma Bonino avrebbe rilasciato nel corso di una sua intervista a La7, in particolare alle dichiarazioni relative ad una ri-articolazione della partecipazione alla politica nazionale degli italiani all’estero nell’ambito della riforma di legge elettorale e Costituzione italiana che il Parlamento di propone da mesi di fare. Il ministro avrebbe definito l’attuale esercizio del voto all’estero una macchina troppo farraginosa, auspicando una revisione della norma alla luce del principio che “uno elegge dove paga le tasse”.

Aldo Di Biagio, parlamentare eletto nella ripartizione Europa e oggi presidente vicario del gruppo Pi (Per l’Italia) al Senato, definisce tali dichiarazioni “inopportune”, ricordando come i connazionali residenti all’estero paghino le tasse in Italia – richiamate nello specifico Imu, Tares e addizionali Irpef per alcune categorie di lavoratori. Chiede inoltre di conoscere la posizione del Governo in proposito.

Il pagamento delle tasse viene richiamato anche da Laura Garavini, parlamentare eletta nella ripartizione Europa e componente dell’Ufficio di presidenza del Pd alla Camera dei Deputati, che ribadisce anche come gli eletti all’estero siano gli unici ad essere “legittimi”, vista la bocciatura formulata dalla Corte costituzionale sull’attuale legge elettorale.

Ricorda come l’attuale norma che consente l’esercizio di voto ai connazionali residenti all’estero fu introdotta per rispondere ad un “vuoto di rappresentanza” e ad un diritto sancito dalla Costituzione italiana il consigliere del Cgie Michele Schiavone, segretario del Pd Svizzera. Principio – sostiene - che è diverso “dalla legge elettorale e dall’applicazione delle norme per renderla legittima”. Proprio sulla legge elettorale Schiavone torna a sollecitare un intervento alla luce della sentenza della Corte costituzionale soprarichiamata. “Legge elettorale e rappresentanza sono due istituti giuridici diversi – prosegue il consigliere del Cgie, ricordando, come Laura Garavini, la legittimità degli eletti all’estero alla luce della sentenza emessa e sollecitando “risposte alla necessità di riformare la vigente pratica elettorale dell’intera rappresentanza nella circoscrizione Estero”, a partire dall’indicazione della data per il rinnovo di Comites e Cgie. (Inform)

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