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mercoledì 11 settembre 2013

“Sulle rotte del mondo” per il diritto alla salute per tutti

MISSIONARI TRENTINI ALL’ESTERO
Dal 16 al 21 settembre la manifestazione organizzata da Provincia autonoma e Arcidiocesi

“Sulle rotte del mondo” per il diritto alla salute per tutti

TRENTO - Torna "Sulle rotte del mondo", la manifestazione organizzata dalla Provincia autonoma di Trento, Assessorato alla solidarietà internazionale, e dall'Arcidiocesi, che "riporta a casa" i tanti missionari e volontari trentini sparsi nel mondo, per un confronto a tutto campo sui temi più urgenti, e a volte più laceranti, posti dalla modernità. Dopo avere esplorato, nelle scorse quattro edizioni, l'Africa, l'Asia e l'Oceania, le Americhe e l'Europa, quest'anno l'evento metterà al centro l'impegno delle associazioni e avrà un carattere tematico: si parlerà infatti di diritto alla salute per tutti, con incontri pubblici dedicati a temi quali la condizione della donna e la salute materno-infantile, l'accesso all'acqua, la disabilità, la salute dei migranti, le grandi epidemie.

Oltre alle conferenze e alle tavole rotonde, come di consueto, il programma prevede tutta una serie di eventi culturali che spaziano dalle mostre fotografiche alla proiezione di film e documentari, dalla presentazione di libri alla musica. Missionari, volontari ed esperti incontreranno inoltre i giovani trentini presso varie scuole sparse sul territorio. Il programma è stato presentato dall'arcivescovo di Trento Luigi Bressan e dall'assessore alla solidarietà internazionale e convivenza della Provincia autonoma Lia Giovanazzi Beltrami.

"Salute per tutti - ha detto l'arcivescovo Bressan - è uno slogan coniato qualche anno fa dall'Organizzazione mondiale della sanità. Il cristianesimo ha dato sempre grande attenzione alla salute. La civiltà greco-romana non aveva ospedali, ci si curava in casa. I primi nacquero con il cristianesimo, per curare i malati ma anche, ad esempio, per dare asilo alle donne maltrattate. Lo stesso vescovo Vigilio aprì un asilum in Trentino. Nell'Alto Medio Evo si è arrivati ad un massimo di 53 strutture di accoglienza e cura. La solidarietà è rimasta del resto un attributo importante dei trentini; i dati diffusi a febbraio dal Cnel dicono che siamo il primo territorio in Italia, con il 22% della popolazione impegnata nel volontariato organizzato".

Siamo molto contenti di essere arrivati a questa nuova edizione delle Rotte - ha detto invece l'assessore Beltrami - . Il tema è nato dal confronto fra missionari e associazioni sviluppatosi nelle scorse edizioni. Quello di creare legami e contatti, di favorire l'unione delle forze, è infatti uno degli scopi principali della manifestazione. Il settore della sanità è uno di quelli che vedono maggiormente impegnato il nostro volontariato. Con questa edizione, in particolare, vorremmo valorizzare il grande impegno del Trentino nel campo della formazione, con iniziative che vanno dal Ghana al Mali, da Haiti al Kosovo, e che puntano a qualificare il personale locale".

Sono oltre 500 i missionari e le suore del Trentino che operano in ogni parte del mondo, dai villaggi sperduti nel cuore delle savane alle periferie degradate delle grandi metropoli. Sono più di 250, invece, le associazioni di volontariato che sviluppano progetti ad hoc con il sostegno della Provincia, in settori che vanno dalla sanità all'educazione, dall'accesso all'acqua potabile al microcredito, dal recupero dei bambini di strada all'avviamento di attività produttive, spesso gestite da donne e in forma cooperativa, per restituire dignità ai poveri, dovunque essi si trovino.

Un enorme patrimonio di esperienze, conoscenze, ideali, che la manifestazione "Sulle rotte del mondo" metterà ancora una volta a disposizione della comunità trentina. Nella consapevolezza, come scrive il presidente della Provincia autonoma di Trento Alberto Pacher nell'introduzione al programma della manifestazione, che le Rotte "servono anche a noi trentini. Perché ci obbligano a riflettere su ciò che siamo, su ciò che abbiamo raggiunto, grazie in primo luogo alla nostra Autonomia, e su ciò che vogliamo consegnare ai nostri figli". (Inform)

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