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lunedì 23 dicembre 2013

Il ministro Emma Bonino ha incontrato a Teheran il presidente iraniano Hasan Rohani

ESTERI
Il ministro Emma Bonino ha incontrato a Teheran il presidente iraniano Hasan Rohani

In precedenza, Bonino a colloquio con il collega Mohamed Zarif. L’intesa sul nucleare diventi globale - Si apra periodo relazioni normali Ue-Iran

ROMA - L'Italia vuole aprire una nuova stagione di dialogo con l’Iran portando con sé altri paesi europei. E' un bilancio trasparante e chiaro ma anche in attivo quello della visita del ministro Emma Bonino in Iran, la prima di un capo della diplomazia italiana dopo dieci anni e la prima di un capo della diplomazia europea dall'elezione del presidente Hassan Rohani lo scorso 14 giugno. Un viaggio dal quale l'Italia porta a casa la conferma che la linea di equilibrata ed oculata apertura perseguita sin qui sia quella giusta e si accompagna con possibilità di dialogo su temi sensibili come i diritti umani.

"Sono qui per onorare l'impegno preso da me e Zarif con Lei e Letta all'assemblea generale dell'Onu a New York e a rafforzare i rapporti e il dialogo tra Italia e Iran", ha detto il ministro degli Esteri Emma Bonino incontrando a Teheran il presidente iraniano Hassan Rohani. 

Il presidente Rohani ha dichiarato durante l’incontro che l'Italia è la ''porta'' che l'Iran può usare per creare fiducia reciproca con l'Europa.

Tra Iran e Italia c'è ''terreno di collaborazione'' circa ''l'ambiente, l'energia verde'' e le ''questioni femminili'' nell'ambito di una cooperazione che porterà benefici a tutti: lo ha detto il ministro degli Esteri Mohamed Zarif riferendo che, nell'incontro con la titolare della Farnesina ''abbiamo preso in considerazione un ampio spettro di cooperazioni economiche, politiche, culturali, regionali e internazionali''. Tutto questo, ha detto ancora Zarif, soprattutto dopo i positivi sviluppi seguiti all'accordo nucleare di Ginevra fra Iran e potenze del gruppo 5+1 e considerati i punti di vista comuni che condividiamo con l'Italia.

Il ministro iraniano si è riferito esplicitamente alla crisi siriana, all'Afghanistan e al futuro della regione mediorientale. ''Sono fiducioso che il proseguimento dei colloqui e della cooperazione sarà di beneficio per entrambe le nazioni, Iran e Italia'', ma anche per il futuro delle relazioni fra Iran ed Europa, del Medio oriente e della comunità internazionale''.

Bonino,il piano di azione sul programma nucleare iraniano si traduca in accordo generale

"Tutti i Paesi della regione che hanno implicazioni nel dramma siriano devono avere la possibilità di contribuire. L'Italia continuerà a sostenere questo per l'Iran", ha detto Emma Bonino durante la conferenza stampa con il collega iraniano, Mohamed Zarif. "Ci auguriamo che tutti quei Paesi che possono riescano a dare il loro contributo".

''Mi auguro che il piano di azione congiunto sul programma nucleare iraniano possa tradursi in un accordo generale'', ha aggiunto Bonino. ''Siamo consapevoli degli ostacoli, occorre essere prudenti ma anche nutrire e rafforzare il dialogo''. Da parte sua, Zarif ha notato che l'attuazione dell'accordo procede in maniera più lenta del previsto, ma non fa differenza quando questo processo si concluderà.

Con la ripresa del dialogo sulla questione del nucleare iraniano "si apra da parte dell'Ue e dell'Iran un periodo di relazioni normali e si superino gli ostacoli che hanno reso i rapporti tesi". E' l'auspicio espresso da Emma Bonino, che la settimana scorsa a Bruxelles ha insistito "affinché l'Ue facesse proprio il piano d'azione sul nucleare deciso a Ginevra. E' un momento fragile - ha osservato - bisogna avere i nervi saldi e tenere presente non solo i dettagli ma anche la visione finale".

Accordi bilaterali

Sul tavolo degli incontri anche gli accordi bilaterali. Economici, con l'annuncio di una missione a breve di una delegazione della Banca Centrale iraniana in Italia e l'apertura di nuovi settori come quello ferroviario e aeronautico, ma anche nel campo culturale con la visita la prossima settimana a Teheran del ministro Bray, e istituzionale, con quella del presidente della Commissione esteri del Senato Casini. (Inform)

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