FARNESINA
Conclusi i lavori della VI Conferenza Italia-America Latina e Caraibi
Approvata dall’assemblea la Dichiarazione finale. La prossima edizione della Conferenza si terrà a Milano in occasione dell’Expo 2015
Bonino : “Da radici comuni discende una vicinanza dei popoli che dobbiamo alimentare e rende naturale il dialogo politico e la condivisione dei valori della democrazia e del rispetto dei diritti umani”
ROMA – Con l’approvazione della Dichiarazione conclusiva si sono chiusi alla Farnesina i lavori, iniziati ieri, della VI Conferenza Italia-America Latina e Caraibi. Fra i vari obiettivi illustrati nel documento di sintesi segnaliamo il potenziamento dell’Istituto Italo- Latino Americano (IILA) e l’organizzazione della prossima Conferenza che si terrà a Milano nel 2015 in occasione dell’Esposizione Universale.
La prima sessione della mattinata, sul tema “Sviluppo territoriale, sostenibilità ambientale e inclusone sociale e produttiva”, è stata introdotta dal direttore generale del Mae per la Cooperazione allo Sviluppo Giampaolo Cantini che ha sottolineato la necessità di identificare, nell’ambito delle iniziative di sviluppo, un percorso di collaborazione “le cui parole chiave sono integrazione regionale, innovazione istituzionale, produttività, inclusione sociale e sostenibilità”. Uno sviluppo partecipativo dunque che, per Cantini, deve includere e prestare la massima attenzione ai settori poveri della popolazione.
A seguire il segretario socio-economico dell’Istituto Italo-Latino Americano S José Luis Rhi-Sausi ha evidenziato l’impossibilità di applicare un modello di sviluppo predefinito che non tenga conto del valore aggiunto rappresentato dalla diversità dei singoli paesi. Il dirigente dell’IILA ha inoltre auspicato la condivisione e la capitalizzazione delle esperienze di sviluppo maturate dai singolo paesi. Dal canto suo il ministro degli Esteri della Bolivia David Choquehuanca Céspedes ha rilevato come, a fronte di questa crisi globale finanziaria, economica, energetica, etica e spirituale, sia opportuna l’applicazione di un nuovo modello di sviluppo sostenibile che permetta all’uomo di vivere in armonia con la natura e che superi i meri aspetti economici. Il ministro si anche detto certo della necessità sia di un sistema policentrico con più modelli di sviluppo economico, sia di un contesto finanziario mondiale diversificato e democratico. L’intervento del sottosegretario per le Piccole e Medie Imprese del ministero dell’Economia del Messico Enrique Jacob Rocha è invece stato incentrato sul rapporto fra impresa, governo locale e territorio. Rocha si è soffermato sull’esigenza di aiutare le piccole e medie imprese presenti in loco attraverso la valorizzazione degli enti locali, come ad esempio i comuni, e il varo di riforme strutturali nei settori dell’istruzione, della finanza e dell’energia. Ha poi preso la parola il ministro degli Esteri di Trinidad e Tobago Winston Chandarbhan Dookeran che, dopo aver ricordato il percorso di integrazione regionale avviato dai paesi dei Caraibi, ha elogiato il lavoro svolto dalle piccole e medie imprese italiane e ha auspicato la creazione di un’iniziativa globale per le PMI.
Dopo l’intervento del presidente della Renovo SpA Stefano Arvati che ha illustrato i vantaggi ambientali e occupazionali e la facile esportabilità nei paesi in via di sviluppo dai piccoli impianti di energia alternativa basati sulle biomasse, il segretario generale della Uil Luigi Angeletti ha rilevato la crescente importanza dei fattori territoriali e regionali nello sviluppo economico e sociale dei vari paesi. “La valorizzazione della specificità delle Regioni – ha spiegato il sindacalista - rappresenta l’unica strada possibile per superare gli squilibri e consentire uno sviluppo sostenibile.. Una crescita – ha aggiunto Angeletti – che deve avere come fine ultimo il bene delle persone ed essere fondata sul lavoro”.
La seconda sessione della mattinata, dal titolo “Il dialogo UE- CELAC : ruolo e prospettive”, è stata presieduta dal segretario generale del ministero degli Esteri Michele Valensise che ha ricordato la centralità nelle iniziative di sviluppo per la riduzione delle diseguaglianza sociali e la grande sfida rappresentata in questo settore dai mutamenti climatici. Valensise, dopo aver auspicato un dibattito ricco di raccomandazioni operative, ha evidenziato come il partenariato sarà alla base dei futuri rapporti dell’Italia con l’America Latina, una regione verso cui il nostro Paese ha saputo mantenere negli anni un’attenzione politica costante e di alto profilo. Il segretario generale ha anche segnalato l’impegno della Farnesina per le politiche di genere. E’ poi intervenuto il coordinatore delle Conferenze Italia-America Latina e Caraibi Donato Di Santo che ha sottolineato come con questa Conferenza si chiuda il ciclo degli incontri realizzati in maniera autonoma dall’Italia e inizi “il momento della contaminazione reciproca e una bellissima avventura intellettuale”. Un nuovo metodo di lavoro, da realizzarsi anche attraverso proposte legislative, volto a superare il volontariato e a portare stabilità nell’organizzazione e nella struttura di coordinamento della Conferenza .
A seguire ha preso la parola il direttore delle relazioni esterne dell’ENEL Gianluca Comin che ha segnalato l’esigenza sia di far fronte al crescente fabbisogno energetico dell’America Latina, che raddoppierà i propri consumi nei prossimi 20 anni, sia di rafforzare lo scambio economico, culturale e sociale a beneficio del progresso sostenibile fra l’UE e questa strategica regione del mondo. Dopo la riflessione del presidente della Fondazione UE-LAC Enrique V Benita Ferrero-Waldner, che ha ricordato come forti affinità culturali e naturali portino l’Unione Europea e l’America Latina ad affrontare insieme le sfide della globalizzazione, Enrique V. Iglesias, segretario generale della Segreteria Generale Iberoamericana (SEGIB), si è soffermato sull’importante contribuito che il Sud America potrebbe dare all’Ue per il superamento dell’attuale crisi economica e sugli intensi rapporti culturali, sociali e commerciali che la Spagna condivide con quest’area del mondo.
Delle potenzialità dell’America Latina ha parlato anche il segretario di Stato della Spagna per la Cooperazione Internazionale e per l’Iberoamerica Jesús Gracia Aldaz che ha inoltre rilevato come, alla luce della forte crescita economica di alcune aree del Sud America, appaia necessario in questa regione un nuovo orientamento delle iniziative di aiuto allo sviluppo. Da segnalare anche gli interventi del direttore del Dipartimento per le Americhe del Servizio Europeo per l’Azione Esterna Roland Schäfer, che ha posto in evidenza come l’America Latina e l’Unione Europea siano chiamate ad affrontare con passi comuni e in maniera paritaria le nuove sfide dello sviluppo, e dell’ambasciatore di Cuba in Italia Milagros Carina Soto Agüero che ha sottolineato l’importanza di un processo di integrazione regionale basato sul rispetto della diversità, sullo sviluppo sostenibile e sui principi della pace. La diplomatica del Paese presidente di turno della Comunità di Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC) ha inoltre segnalato la centralità in questo settore delle politiche di genere a sostegno e tutela delle donne.
E’ poi intervenuto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni che ha ricordato la grande attenzione data dalla Lombardia agli scambi commerciali con l’America Latina, che rappresentano circa un quarto dell’intero export italiano verso questa area geografica. “Milano e la Lombardia , - ha affermato Maroni - grazie alla forte vocazione internazionale rappresentano dunque concretamente un ponte economico e culturale fra l’Europa e l’America Latina, noi puntiamo – ha aggiunto Maroni - alla cooperazione fra piccole e medie imprese dei nostri territori e quelle del Continente americano. La nostra aspirazione è di essere considerati una Regione di eccellenza europea al centro dell’Europa”. Maroni ha anche ricordato sia il forte contributo dato dall’America Latina nella lotta al traffico internazionale di droga, sia l’importante appuntamento dell’Expo che si terrà a Milano nel 2015 sul tema “Nutrire il pianeta energia per la vita”. Un grande palcoscenico che consentirà alla Regione Lombardia di lanciare un’iniziativa a livello globale contro la contraffazione alimentare.
“La decisione di aprire
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