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mercoledì 4 dicembre 2013

“ La diplomazia italiana del futuro e la prospettiva di una diplomazia europea”


CONVEGNI

Oggi a Roma, organizzato dall’Associazione nazionale diplomatici a riposo e dall’Università La Sapienza con la collaborazione della Farnesina

“ La diplomazia italiana del futuro e la prospettiva di una diplomazia europea”

Valensise: “Vogliamo una Farnesina al passo con i tempi, che sia la casa della diplomazia del futuro”

 

ROMA - Diplomatici, politici, studiosi ed esperti si sono confrontati oggi al  convegno a Roma su “La diplomazia italiana del futuro e la prospettiva di una diplomazia europea”. L’incontro , ospitato presso l'Istituto Diplomatico “Mario Toscano” a Villa Madama, è stato promosso dall'Associazione nazionale diplomatici a.r. (Assdiplar) insieme all’Università La Sapienza, con la collaborazione della Farnesina, la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, l'Istituto Affari Internazionali, l'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, la Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale e il Servizio Europeo per l'Azione Esterna.

Come sottolineato in un messaggio dal segretario generale della Farnesina, Michele Valensise, la diplomazia “ha un futuro, la complessità delle relazioni internazionali richiedono più diplomazia e non meno”. In quest'ottica “la promozione del sistema paese e la tutela degli interessi italiani rappresentano i pilastri dell'azione diplomatica. Vogliamo una Farnesina al passo con i tempi, che sia la casa della diplomazia del futuro”.

Sulla stessa linea il vicepresidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella, secondo cui la diplomazia “non è un lusso ma una risorsa aggiuntiva, un bene primario sul quale investire”. I mutamenti internazionali, spiega, “propongono nuove sfide per la diplomazia italiana; bisogna trasformare le difficoltà in opportunità”. Inoltre tutti gli Stati Ue, aggiunge Pittella, “dovranno confrontarsi con una politica estera europea”.

Gli fa eco Elisabetta Belloni, direttore generale risorse umane e innovazione del MAE, che evidenzia come “l'esigenza di un cambiamento sia sotto gli occhi di tutti”. E' “indispensabile”, spiega, un “riorientamento” e una “riallocazione” della rete diplomatica italiana.

Per Pierfrancesco Sacco, capo unità analisi del Ministero, è necessaria inoltre una “evoluzione culturale, i tempi sono cambiati e questa Farnesina sa cambiare, l'ha già dimostrato”.

Presenti a Villa Madama, tra gli altri, Lucio Battistotti, direttore della rappresentanza della Commissione Ue in Italia, Umberto Ranieri, presidente della Fondazione Mezzogiorno Europa, e Stefano Baldi, direttore dell'Istituto diplomatico “Mario Toscano”. (Inform)

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