CONVEGNI
Oggi a
Roma, organizzato dall’Associazione nazionale diplomatici a riposo e
dall’Università La Sapienza con la collaborazione della Farnesina
“ La diplomazia italiana del futuro e la
prospettiva di una diplomazia europea”
Valensise: “Vogliamo una Farnesina al
passo con i tempi, che sia la casa della diplomazia del futuro”
ROMA -
Diplomatici, politici, studiosi ed esperti si sono confrontati oggi al
convegno a Roma su “La diplomazia italiana del futuro e la prospettiva di una
diplomazia europea”. L’incontro , ospitato presso l'Istituto Diplomatico “Mario
Toscano” a Villa Madama, è stato promosso dall'Associazione nazionale diplomatici
a.r. (Assdiplar) insieme all’Università La Sapienza, con la collaborazione
della Farnesina, la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea,
l'Istituto Affari Internazionali, l'Istituto per gli Studi di Politica
Internazionale, la Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale e il
Servizio Europeo per l'Azione Esterna.
Come
sottolineato in un messaggio dal segretario generale della Farnesina, Michele
Valensise, la diplomazia “ha un futuro, la complessità delle relazioni
internazionali richiedono più diplomazia e non meno”. In quest'ottica “la
promozione del sistema paese e la tutela degli interessi italiani rappresentano
i pilastri dell'azione diplomatica. Vogliamo una Farnesina al passo con i
tempi, che sia la casa della diplomazia del futuro”.
Sulla
stessa linea il vicepresidente del Parlamento europeo, Gianni Pittella, secondo
cui la diplomazia “non è un lusso ma una risorsa aggiuntiva, un bene primario
sul quale investire”. I mutamenti internazionali, spiega, “propongono nuove
sfide per la diplomazia italiana; bisogna trasformare le difficoltà in
opportunità”. Inoltre tutti gli Stati Ue, aggiunge Pittella, “dovranno
confrontarsi con una politica estera europea”.
Gli fa
eco Elisabetta Belloni, direttore generale risorse umane e innovazione del MAE,
che evidenzia come “l'esigenza di un cambiamento sia sotto gli occhi di tutti”.
E' “indispensabile”, spiega, un “riorientamento” e una “riallocazione” della
rete diplomatica italiana.
Per
Pierfrancesco Sacco, capo unità analisi del Ministero, è necessaria inoltre una
“evoluzione culturale, i tempi sono cambiati e questa Farnesina sa cambiare,
l'ha già dimostrato”.
Presenti
a Villa Madama, tra gli altri, Lucio Battistotti, direttore della
rappresentanza della Commissione Ue in Italia, Umberto Ranieri, presidente
della Fondazione Mezzogiorno Europa, e Stefano Baldi, direttore dell'Istituto
diplomatico “Mario Toscano”. (Inform)
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