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lunedì 2 dicembre 2013

Le relazioni dei presidenti delle Commissioni tematiche

ASSEMBLEA PLENARIA CGIE
Ultima giornata di lavori alla Farnesina

Le relazioni dei presidenti delle Commissioni tematiche

Il punto sui lavori delle riunioni di Tommasi (Comm. Diritti civili, politici e partecipazione), Arona (Sicurezza e Tutela Sociale), Casagrande (Stato Regioni Province autonome e Cgie), Siddi (Informazione), Santellocco (Lavoro e Internazionalizzazione), Conte (Lingua e cultura), Erio (Nuove generazioni e Generazioni nuove) e Nestico (Tutela sanitaria)

ROMA – Sono intervenuti nell’ultima giornata di lavori dell’assemblea plenaria del Cgie, i presidenti delle Commissioni tematiche, per fare il punto degli argomenti discussi nel corso delle rispettive riunioni che hanno affiancato la plenaria nei giorni scorsi.

Mario Tommasi, presidente della Commissione Diritti civili, politici e partecipazione, ha evidenziato ancora una volta l’importanza degli incontri tra il Cgie e i parlamentari di Camera e Senato, suggerendo occasioni di confronto analoghe con rappresentanti delle associazioni di categoria e di Confindustria, per valorizzare il contributo delle collettività all’estero al processo di internazionalizzazione dell’Italia, una delle questioni sollevate in questa plenaria del segretario generale del Cgie, Elio Carozza. Ribadita la necessità di mantenere la rappresentanza eletta nel collegio Estero nelle due Camere e di intervenire per la messa in sicurezza del voto per corrispondenza, mentre lo schema di regolamento relativo al rinnovo dei Comites viene rifiutato per la conseguenze che l’adozione di modalità di voto elettroniche potrebbe causare in termini di partecipazione. Per Tommasi è opportuno inoltre dotarsi di “un piano b” nel caso ci fossero intoppi nel sistema di voto elettronico e suggerisce la possibile collaborazione di associazioni e volontari per l’allestimento di un numero maggiore di seggi. Viene inoltre rilevato come parte dei risparmi ricavati dall’eliminazione dei seggi per il voto alle elezioni del Parlamento europeo nei consolati – richiesta avallata dalla Commissione - potrebbero essere investiti nelle elezioni per il rinnovo di Comites e Cgie. Ribadita infine la contrarietà al nuovo piano di chiusure di uffici consolari annunciato dal Mae.

Per la Commissione Sicurezza e Tutela Sociale, la presidente Maria Rosa Arona si è soffermata in particolare sull’incremento delle nuove forme di mobilità in uscita dall’Italia, “un numero di partenze che pone nuovi interrogativi – afferma, sollecitando una monitoraggio del fenomeno, per “dotare le amministrazioni di uno strumento conoscitivo importante per la definizione di azioni di intervento”, come l’offerta di informazioni e di orientamento per i Paesi scelti come meta dei flussi. La Commissione ritiene – segnala Arona – che il Cgie dovrebbe farsi promotore di una proposta di monitoraggio del fenomeno nei confronti del Mae, iniziativa che potrebbe coinvolgere le associazioni più strettamente a contatto con questa realtà sul territorio (e a questo proposito la plenaria ha approvato un Ordine del giorno). Ribadita la “farraginosità delle procedure amministrative messe in campo dall’Inps” nei confronti dei pensionati italiani residenti all’estero, e legate in particolare alla comunicazione e riscossione degli indebiti pensionistici e alla certificazione di esistenza in vita. Richiesta infine la realizzazione della convenzione tra Mae e patronati, “tenendo presente il ruolo importantissimo svolto da questi enti all’estero, che spesso suppliscono le carenze di personale nei consolati e sono in contatto anche con le nuove mobilità”.

Mario Casagrande, presidente della Commissione Stato Regioni Province autonome e Cgie, è tornato sul tema del possibile esito delle riforme costituzionali sulla rappresentanza eletta all’estero, ribadendo la necessità di mantenere tale rappresentanza in entrambi i rami del Parlamento, e sulla modalità di voto per il rinnovo dei Comites, suggerendo di vagliare la possibilità di una richiesta delle credenziali per il voto elettronico via internet e di coinvolgere volontari per l’allestimento di seggi e lo scrutinio dei voti. Sempre sul voto elettronico viene richiesto un ulteriore approfondimento attraverso un tavolo tecnico che riunisca personale del Mae, esperti della materia e rappresentanti del Cgie per una riflessione sulla sicurezza ed efficacia del voto, così che si possa raggiungere una partecipazione almeno paragonabile a quella registrata nell’ultimo rinnovo. Ulteriore riflessione ed approfondimento si chiede in merito al nuovo piano di chiusure delle sedi consolari, ribadendo il ruolo consultivo del Cgie in proposito.

Ha illustrato i lavori della Commissione Informazione il presidente Franco Siddi, richiamando “due importanti novità che riguardano la stampa italiana all’estero”: l’inserimento nella legge di Stabilità di un finanziamento aggiuntivo di 1 milione di euro destinato alla stampa periodica edita e diffusa all’estero (finanziamento aggiuntivo che comporterà un aumento del 50% dei fondi destinati a questo settore, dato ancora più rilevate – ha fatto notare Siddi – se pensiamo che tale stanziamento è bloccato da 10 anni) e un’aggiunta di 200 mila euro destinati alle agenzia di stampa specializzate. Si tratta di novità cui deve essere associato un “nuovo regolamento di assegnazione dei contributi”in fase di definizione, utile ad “un’azione di pulizia e incentivazione della qualità della stampa italiana all’estero”. Un’azione che dovrebbe in primo luogo privilegiare la stampa professionale, senza dimenticare tuttavia i mezzi informativi curati dalle associazioni. Siddi si è soffermato poi su alcune istanze inserite nel nuovo regolamento per la stampa periodica (un tetto massimo per i contributi, l’assegnazione per non più di due testate dello stesso editore, etc.), per la cui definizione si è impegnata in particolare la Fusie, e ha ricordato come quello approntato per la stampa quotidiana abbia già “comportato il ripensamento di alcune aziende”, innescando “un cambio di marcia” necessario vista la rapida evoluzione del settore. Salutata con soddisfazione anche la ripresa dei programmi realizzati per i connazionali all’estero da Rai Italia, mentre si sottolinea “la difficoltà nella comunicazione esterna dell’attività del Cgie”: Siddi lamenta in particolare l’assenza di informazioni sugli incontri del Cgie avvenuti a Camera e Senato da parte del Tg di Rai Parlamento.

Per la Commissione Lavoro ed Internazionalizzazione è intervenuto Franco Santellocco, che ha ricordato l’importanza della spinta all’internazionalizzazione in un momento particolarmente difficile per il mercato interno e segnalato come l’importanza delle collettività italiane in questo processo potrebbe essere opportunamente messo in rilievo in occasione di Expo 2015, occasione per cui chiede di preparasi con un apposito tavolo di lavoro. Esprime inoltre apprezzamento per le attività di cooperazione italiana, che si augura possano restituire al nostro Paese un ruolo di rilievo, attraverso l’attribuzione di risorse adeguate, una programmazione efficace e continuità degli interventi, attività ancora più importante oggi alla luce di tragedie come quelle recentemente avvenute a Lampedusa. Santellocco chiede inoltre che il Cgie venga coinvolto nella cabina di regia per l’Italia internazionale, di valutare se siano disponibili risorse per la formazione di lavoratori nei Paesi extraeuropei, dal momento che l’ultimo bando realizzato dal ministero del Lavoro per questa finalità si è svolto nel 2005, e di aprire un confronto con Governo e Parlamento per la difesa dei diritti di cittadinanza degli italiani all’estero. Avanza inoltre preoccupazioni in merito alla partecipazione al rinnovo dei Comites e perplessità sulla riorganizzazione della rete consolare, su cui chiede venga fatta chiarezza “sui diversi aspetti economici e normativi alla base delle soluzioni adottate”.

Tommaso Conte riferisce in qualità di vice presidente della Commissione Scuola e Cultura, soffermandosi in particolare sulla riduzione dei docenti inviati dall’Italia, prevista a regime per il 2017, ma che potrebbe essere già completata per il 2015, con inevitabili ripercussioni sulla promozione della lingua e cultura italiana all’estero. Segnata, in positivo, la proficua collaborazione con l’Ufficio II della Direzione generale per gli Italiani all’estero del Mae sui temi di pertinenza della Commissione e il ripristino dei piani-Paese utili per poter considerare tutto ciò che lo Stato italiano mette in campo sul fronte lingua e cultura italiana all’estero. Alla Commissione è stato inoltre assicurato un confronto sulle situazioni determinatesi con l’assenza in particolare dei dirigenti scolastici, in ottemperanza al piano di riduzione del personale sopra richiamato. L’Ufficio II si è detto inoltre disponibile ad effettuare alla prossima riunione del Comitato di presidenza del Cgie una ricognizione complessiva delle risorse finanziarie destinate dal Paese al settore linguistico-culturale all’estero. Atteso infine un documento di indirizzo ricavato dalla conclusioni emerse al Seminario su lingua e cultura italiana promosso da Cgie e Mae un anno fa, documento che sarà preparato da Conte insieme ai consiglieri Norberto Lombardi e Silvia Bartolini ed inviato a Mae e Miur.

Si sofferma sulla partecipazione giovanile agli organismi di rappresentanza degli italiani all’estero Carlo Erio, presidente della Commissione Nuove generazioni e Generazioni nuove. “È mancato il rinnovamento promesso a partire dalla Conferenza dei giovani italiani nel mondo – afferma Erio, auspicando che “non tutto sia andato perduto”: “il voto per il rinnovo dei Comites forse potrà consentirci di preparare il terreno ad incontri che recuperino il filo di quanto era già stato fatto – afferma, sollecitando i presenti a fare il possibile per “motivare alla partecipazione”, ripartendo anche dai 700 giovani coinvolti nell’iniziativa del 2008. Sollecitato da parte dei Comites una maggiore presenza e utilizzo di internet e dei social media, così da stimolare la partecipazione delle giovani generazioni. Infine, Erio suggerisce di invitare alla prossima plenaria del Cgie un giovane per ogni Paese, “un ultimo sforzo che possiamo fare per non disperdere quanto compiuto in questi anni ed anche in considerazione dell’allontanamento che potrà causare la chiusura di ulteriori servizi di prossimità, in particolare quelli legati alla cultura italiana, particolarmente importanti per i giovani”.

Per la Commissione Tutela sanitaria è intervenuto infine Pasquale Nestico, che ha illustrato il proseguimento dell’iniziativa relativa al questionario sui bisogni sanitari delle collettività italiane all’estero. “Abbiamo provveduto a rinviare il questionario per le terza volta ai Comites, perché siamo convinti della grande rilevanza informativa di questa iniziativa che non lede il diritto alla privacy – afferma Nestico – e continueremo a sollecitare le risposte anche attraverso il coinvolgimento di associazioni e regioni italiane”. Tra le proposte emerse in Commissione, la presa di contatti con organismi internazionali e autorità di singoli Paesi per un approfondimento sui diversi approcci e strumenti legislativi messi in campo per la tutela del diritto alla salute, la promozione, nell’ambito dei lavori della prossima plenaria, di una giornata seminariale sui bisogni sanitari degli italiani all’estero, con esperti della materia, e la richiesta al Mae di una ricognizione delle problematiche riscontrate dalle strutture sanitarie italiane presenti all’estero. (Viviana Pansa – Inform)

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