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mercoledì 31 luglio 2013

Accordo per il rimpatrio dei detenuti: la risposta del sottosegretario agli Esteri Mario Giro all’interrogazione di Renata Bueno

ITALIA-BRASILE
Accordo per il rimpatrio dei detenuti: la risposta del sottosegretario agli Esteri Mario Giro all’interrogazione di Renata Bueno

Si stanno superando le difficoltà dovute alla questione Battisti. Il 25 ottobre prossimo si riunirà il Consiglio di Cooperazione italo-brasiliano

ROMA - Il sottosegretario agli Esteri Mario Giro, nella seduta di ieri alla Commissione Esteri della Camera dei Deputati, ha risposto all’interrogazione di Renata Bueno, eletta all’estero per l’Usei nella ripartizione dell’America Meridionale, sui motivi per cui il governo italiano, a 5 anni dalla firma, non abbia ancora presentato il disegno di legge di ratifica dell’accordo tra Italia e Brasile sul trasferimento delle persone condannate affinché queste possano scontare la pena nel loro paese d'origine. La Bueno chiedeva inoltre di sapere quali siano i dati a disposizione del Governo riguardo alla presenza di detenuti italiani nelle carceri brasiliane e viceversa di brasiliani nelle carceri italiane e i relativi costi.

“I detenuti italiani nelle carceri brasiliane - ha spiegato il sottosegretario Giro - risultano essere alla data odierna 70. I costi sostenuti dagli Uffici consolari per erogazioni in loro favore sono stati, nel corso del 2012, di circa 25.000 euro. Il numero dei cittadini brasiliani nelle carceri italiane era invece pari a 168 al 30 giugno 2013, ultimo aggiornamento disponibile. Non è possibile invece calcolare un costo pro capite per i detenuti nelle carceri italiane in quanto vanno considerate le spese fisse del personale addetto agli Istituti di pena e gli oneri di manutenzione degli Istituti stessi.

Per quel che riguarda più in generale le relazioni italo-brasiliane, si stanno superando le difficoltà dovute alla questione Battisti. Due decisivi incontri del presidente della Repubblica con il vice presidente brasiliano Temer nel settembre 2012 a Roma e con la presidente Rousseff a marzo scorso in Italia, quest'ultimo preceduto da una missione in Brasile del segretario generale del ministero degli Esteri per consultazioni politiche, hanno permesso di potere convocare la V edizione del Consiglio di Cooperazione italo- brasiliano, che si terrà a Roma il 25 ottobre prossimo.

Il Consiglio, per la prima volta dopo quattro anni, assolverà la sua funzione di principale strumento di consultazione intergovernativa per promuovere e monitorare la cooperazione bilaterale tra Italia e Brasile in sedici settori. Costituirà infatti il punto di chiusura di una fase non facile delle nostre relazioni ed allo stesso tempo il trampolino di un rinnovato e rafforzato rapporto.

In questo quadro, il ministero degli Esteri ha attivato tutte le procedure interministeriali necessarie alla predisposizione del provvedimento governativo di ratifica del Trattato del marzo 2008 in base alle seguenti considerazioni:

1. Sono state sottolineate varie volte le condizioni dei detenuti italiani nelle carceri brasiliane e la ratifica dell'Accordo permetterebbe a questi ultimi di scontare la pena in Italia.

2. Scontare la pena nel Paese di appartenenza genera un risparmio sia allo Stato, in termini di sussidi consolari e di lavoro di Ambasciate e Consolati, sia alle famiglie, considerate le gravose spese a cui esse vanno incontro per viaggi, soggiorni e assistenza legale.

3. Il Ministero della giustizia, per contribuire a risolvere il problema del sovraffollamento carcerario, ha intrapreso la strada dell'applicazione o della conclusione di Accordi bilaterali per il trasferimento verso i Paesi di provenienza delle persone condannate.

4. L'attuale momento delle relazioni tra Italia e Brasile, che vede le recenti incomprensioni in via di superamento, consiglia una riattivazione dei rapporti a tutto tondo. In tale quadro anche la ratifica di un Trattato una volta sensibile come quello sul trasferimento delle persone condannate non presenta particolari difficoltà.

È quindi nostro auspicio - ha concluso il sottosegretario Giro - che, grazie anche all'importante collaborazione che potrà venire dalle vostre Commissioni, le dotazioni finanziarie degli appositi Capitoli dedicati al finanziamento delle ratifiche ricevano adeguata copertura nella prossima Legge di stabilità”. (Inform)

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