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lunedì 29 luglio 2013

Il coordinamento Esteri del sindacato Confsal Unsa segnala nuove chiusure per le strutture consolari italiane

RETE CONSOLARE
Il coordinamento Esteri del sindacato Confsal Unsa segnala nuove chiusure per le strutture consolari italiane

Gli interventi dovrebbero riguardare, in alcuni casi già dal 1° settembre 2013, Sion, Neuchatel, Wettingen, Tolosa, Alessandria, Scutari, Spalato, Mons, Timisoara, Newark, Adelaide, Brisbane, Capo d’Istria e Amsterdam. Dalla Svizzera la contrarietà del consigliere Cgie Michele Schiavone

ROMA – Possibile chiusura per le strutture consolari italiane – alcune già a partire dal 1° settembre 2013 - di Sion, Neuchatel, Wettingen, Tolosa, Alessandria, Scutari, Spalato, Mons, Timisoara, Newark, Adelaide, Brisbane, Capo d’Istria e Amsterdam.

A segnalarlo è una nota del coordinamento Esteri del sindacato Confsal Unsa in seguito alla riunione informativa svoltasi alla Farnesina il 26 luglio, nota che ribadisce contrarietà in merito alla chiusura delle sedi estere, sollecitando “la ristrutturazione dei servizi consolari” e “il loro adeguamento ai bisogni delle collettività italiane all’estero, peraltro sempre più numerose e con nuove esigenze”. “Il riorientamento della rete diplomatico-consolare – si legge - non può significare abolizione dei posti funzione all’estero e penalizzazione degli impiegati a contratto”.

Interviene per manifestare la sua contrarietà dalla Svizzera il consigliere del Cgie Michele Schiavone, che sottolinea come Cgie, Comites e parlamentari eletti nella circoscrizione Estero non fossero al corrente di tali decisioni. Schiavone suggerisce al governo, “se l’obiettivo è quello di contenere le spese dello Stato”, che un recupero di risorse potrebbe avvenire “sia con l’introduzione di tetti salariali ai dirigenti del Mae, sia con la chiusura delle ambasciate italiane superflue in Europa, perché la politica europea oramai si fa a Bruxelles e a Strasburgo”. Il consigliere teme in particolare “la riduzione dei servizi della rete consolare italiana in aree geografiche con forte presenza di emigrazione italiana e il disimpegno del nostro Paese in paesi, che oggi, a torto, sembrano tagliati fuori da interessi economici e commerciali”. Stigmatizzata la chiusura delle tre agenzie consolari presenti in Svizzera - Sion, Neuchatel, Wettingen – che Schiavone segnala “risultino essere tra le più proficue in termini di redditività e di vicinanza alle comunità italiane”, e la cui chiusura rappresenterebbe dunque anche un danno all’erario dello Stato. (Inform)

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