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mercoledì 31 luglio 2013

Il Decameron in 100 tweet

SOCIETA’ DANTE ALIGHIERI
Nel 700° dalla nascita di Giovanni Boccaccio

Il Decameron in 100 tweet

Negli spazi social della Sede Centrale da domani 1° agosto

ROMA - Il 700° compleanno di Giovanni Boccaccio merita un festeggiamento particolare. Lo spirito “giocoso” del capolavoro di uno dei padri della lingua italiana è rilanciato dalla Società Dante Alighieri attraverso un concorso. Il Decameron in 100 tweet propone, a partire dal 1° agosto e negli spazi social della “Dante”, 2 twoosh (tweet perfetti di 140 caratteri esatti) ogni giorno, per 100 giorni. I twoosh della settimana saranno pubblicati su madrelettera, la newsletter della “Dante”, per ricevere la quale ci si deve accreditare al linkwww.ladante.it/madrelettera . I lettori della “Dante” sono dunque invitati a contribuire al concorso con i loro tweet o twoosh su Twitter e a commentare con post su Facebook.

Alla fine del progetto, nel mese di novembre, la “Dante” organizzerà un evento dedicato a Boccaccio, durante il quale le versioni migliori (più efficaci, divertenti, insolite o quelle che hanno ricevuto il maggior numero di like e retweet o di commenti dal pubblico) saranno premiate con un dizionario Devoto-Oli e con la tessera della Società Dante Alighieri per il 2014.

Il riassunto del Decameron in 14.000 caratteri è una delle iniziative della “Dante 2.0”. “In questi anni di accelerazione e nel pieno sviluppo della società dell’informazione e della conoscenza – commenta il segretario generale Alessandro Masi – la nostra organizzazione veste i panni virtuali di una “Dante 2.0”, che intende consolidare la propria presenza nei social media”. Al Decameron in chiave di genere pensa Massimo Arcangeli, direttore editoriale di madrelingua e curatore del progetto Il Decameron in 100 tweet: “Se le donne è meglio che in una conversazione si contengano, perché “il molto parlare e lungo” non gli si addice, gli uomini farebbero bene a lasciar loro il compito di cimentarsi nelle narrazioni brevi. Parola di Boccaccio. Fa raccontare una novella a un cavaliere, ma questi la racconta così male che la donna che lo ascolta gli impedisce di terminare”.(Inform)

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