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martedì 30 luglio 2013

Siria, «rapito padre Dall'Oglio»

RASSEGNA STAMPA
Da “L’Unità.it”
Siria, «rapito padre Dall'Oglio»

Verifiche della Farnesina
Un gruppo di miliziani vicini ad al Qaeda avrebbe preso in ostaggio il prete italiano Paolo Dall'Oglio, 58 anni, nella città di Raqqa. Allertata la Farnesina

Un gruppo di miliziani vicino ad al Qaeda in Iraq avrebbe preso in ostaggio un prete italiano, il gesuita Paolo Dall'Oglio, nella città siriana di Raqqa, nel nord della Siria, controllata dalle forze di opposizione al regime di Bashar al Assad. È quanto si apprende da fonti qualificate. Dall'Oglio è noto per le sue posizioni contrarie a Damasco e lo scorso anno era stato espulso dal paese dove vive da circa 30 anni.

LA FARNESINA: CONTORNI POCO CHIARI

La Farnesina, tramite l'Unità di Crisi, e il ministro degli Esteri, Emma Bonino, seguono da vicino la vicenda legata alla sparizione di padre Paolo Dall'Oglio, il gesuita di cui si sono perse le tracce in Siria: lo dicono fonti del ministero degli Esteri, sottolineando comunque che si tratta di «una vicenda dai contorni ancora poco chiari».

Dall'Oglio, romano di 58 anni, ha rifondato il monastero cattolico Mar Musa (Monastero di San Mosè l'Abissino), nel deserto a nord della capitale siriana. È conosciuto per il suo grande impegno nel dialogo con il mondo islamico, cosa che gli è costata l'inimicizia del governo di Assad. Durante la violenta repressione delle proteste del 2011, Damasco decise la sua espulsione. Lasciato il paese, Dall'Oglio è poi rientrato nel nord controllato dai ribelli siriani.

LE SUE PAROLE PRIMA DEL SEQUESTRO

«Cari amici, sono arrivato oggi nella città di Raqqa ed ho una sensazione di felicità per due motivi: il primo perchè mi trovo in terra di Siria e in una città liberata; il secondo per la stupenda accoglienza da parte di questa bella città», aveva scritto sabato padre Dall'Oglio sulla sua pagina Facebook. «Ho trascorso una serata di Ramadan, che è stata la più bella possibile, tra la gente nelle strade in libertà e in armonia. È l'immagine della patria che vogliono tutti i siriani... Naturalmente non esiste la perfezione ma la partenza è buona. Pregate per me, affinché riesca nella missione per la quale sono venuto... La Rivoluzione non è una previsione ma un impegno! La pace sia con voi e un mese di Ramadan benedetto per noi tutti», aveva commentato ancora nel suo ultimo messaggio prima della notizia del sequestro.

IL VATICANO NON CONFERMA

«Non siamo in grado di confermare» il rapimento del gesuita padre Paolo Dll'Oglio in Siria, dichiara la sala stampa della Santa sede sottolineando che al momento è «prematura» ogni ipotesi sulla vicenda.(L’Unità.it, 30 luglio 2013)

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