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martedì 30 luglio 2013

Si è concluso a Londra il primo ciclo di formazione del personale Ital Uil

PATRONATI
Si è concluso a Londra il primo ciclo di formazione del personale Ital Uil

Da settembre la ripresa delle iniziative. Tappe in Sud Africa, Brasile, Argentina, Venezuela, Spagna, Svizzera, Canada e Stati Uniti

LONDRA – Con il corso di aggiornamento per operatori e collaboratori dell’Ital Uil a Londra si è conclusa una parte dei ciclo di formazione del personale del patronato operante all’estero previsto per il 2013.

Una attività intesa di formazione e di ascolto degli operatori – che ha coinvolto più recentemente, oltre al Regno Unito, anche la Francia, Australia, Germania e Belgio – che ha impegnato il vice presidente nazionale del patronato, Mario Castellengo, e Anna Ginanneschi dell’area Internazionale Ital Uil, oltre a diversi dirigenti nazionali e locali della Uim per la trattazione di temi particolari quali la fiscalità e l’accoglienza in loco dei giovani studenti o stagisti.

Gli incontri riprenderanno agli inizi di settembre, dopo la pausa estiva, e coinvolgeranno il personale delle sedi Ital Uil del Sud Africa, Brasile, Argentina (dove si terrà anche un convegno sulla sicurezza nei posti di lavoro mettendo a confronto la normativa italiana ed argentina con la partecipazione del sindacato locale, della segreteria confederale della UIL e del presidente nazionale del patronato Gilberto De Santis) e proseguirà poi in Venezuela, Spagna, Svizzera (dove si celebrerà anche il 50° dell’Ital Uil nella Confederazione Elvetica), Canada e Stati Uniti. Anche in Canada sarà organizzata una tavola rotonda per un confronto con dirigenti sindacali canadesi in materia di sicurezza nei posti di lavoro.

Un impegno organizzativo a livello mondiale con il quale il patronato Ital Uil si prefigge di avere sul territorio degli operatori sempre aggiornati sulle modifiche legislative in materia sociale e previdenziale intervenute in Italia e nei Paesi esteri dove è presente con proprie strutture. Una necessità per poter offrire una tutela di prima qualità agli italiani all’estero, aggiornata alle attuali esigenze che esprimono anche i nuovi flussi migratori italiani che hanno ripreso a crescere.

Nel contempo, le iniziative permettono ai dirigenti nazionali del patronato di incontrare le autorità ed i sindacati locali, i Comites, nonché i circoli della Uim e l’associazionismo italiano, per sondare nei vari Paesi le problematiche che più interessano oggi le collettività italiane. (Inform)


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