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venerdì 5 luglio 2013

Alla Commissione Affari costituzionali è ripreso l’esame delle proposte di modifica della legge sulla cittadinanza

CAMERA DEI DEPUTATI
Alla Commissione Affari costituzionali è ripreso l’esame delle proposte di modifica della legge sulla cittadinanza

ROMA – La Commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati, nella seduta di ieri, ha ripreso l’esame delle proposte di modifica alla legge n. 91/1992 in materia di cittadinanza. (v. Inform del 3 luglio, http://comunicazioneinform.blogspot.it/2013/07/alla-commissione-affari-costituzionali.html). Ricordiamo che, tra le proposte di legge, alcune sono state presentate da deputati eletti all’estero: Marco Fedi, Ricardo Merlo e Renata Bueno.

Elena Centemero (Pdl), dopo aver ricordato che la scorsa settimana ha partecipato in qualità di rappresentante della Commissione all’Assemblea plenaria del CGIE (Consiglio generale degli italiani all'estero), ha segnalato che in quella sede è stato approvato un ordine del giorno in materia di cittadinanza, il cui contenuto si riserva di portare a conoscenza della Commissione in una prossima seduta.

Fabiana Dadone, del Movimento 5 Stelle, ha richiamato i contenuti della proposta di legge presentata dal suo gruppo sul tema della cittadinanza. Ha ricordato che la proposta prevede, in particolare, l'introduzione di uno ius soli temperato, stabilendo che acquisti la cittadinanza chi è nato in Italia da genitori stranieri di cui almeno uno residente legalmente in Italia da non meno di tre anni; nonché chi è nato in Italia da genitori stranieri di cui almeno uno nato in Italia e che vi risieda legalmente da non meno di un anno. Si stabilisce inoltre una sorta di ius culturae simile a quello proposto dal gruppo di Scelta civica per l'Italia.

Nazzareno Pilozzi (Sel), intervenendo sull'organizzazione dei lavori della Commissione, si è detto convinto che la Commissione, quando sarà il momento, dovrà adottare come testo base per il seguito dell'esame la proposta di legge di iniziativa popolare, e questo sia per dare un segnale di continuità tra la cittadinanza e il Parlamento, sia perché si tratta di una proposta sui contenuti della quale c’è un ampio consenso, salve le divergenze su aspetti di dettaglio che potranno essere definiti in sede di esame degli emendamenti.

Il seguito dell'esame è stato quindi rinviato ad altra seduta. (Inform)

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