ASSOCIAZIONI
Anfe: incarico
speciale a Goffredo Palmerini per riorganizzare la rete delle sedi all’estero
ROMA – L’Associazione Nazionale Famiglie
Emigrati (Anfe) comunica che nel corso dell’Assemblea generale dei delegati
regionali e presidenti provinciali, tenutasi a Roma il 26 giugno scorso, “su
proposta del presidente nazionale dr. Paolo Genco, con voto unanime ha
conferito a Goffredo Palmerini, con ampio mandato, l’incarico speciale di
riorganizzare e potenziare, in collaborazione con il direttore generale
dell’ente dr. Gaetano Calà, l’intera rete all’estero delle sedi dell’Anfe”.
L’ente morale, fondato nel 1947 da Maria
Agamben Federici, deputata dell’Assemblea Costituente e nella Prima
Legislatura, attualmente ha sedi in Australia, Argentina, Brasile, Colombia,
Stati Uniti, Canada, Repubblica Dominicana e Tunisia. Il programma dell’ente è
quello di “incrementare il numero delle sedi, specie nei grandi Paesi
d’emigrazione, e aprirne di nuove nei Paesi dove non esistono, specie in Centro
e Sud America e in Europa”.
L’Anfe ha recentemente aggiornato lo
Statuto “prevedendo nuove importanti missioni, oltre ai servizi per gli
emigrati e gli immigrati e per le loro famiglie”. Si avvia dunque “ad una nuova
stagione d’impegni in campo sociale, assistenziale, culturale e sulla
formazione professionale e l’alta formazione”. In particolare, “con la
riorganizzazione della rete operativa all’estero e con l’apertura di nuove sedi
in tutti i Paesi interessati dall’emigrazione italiana, passata e
attuale, l’Anfe si porrà presto, nello spirito delle finalità statutarie,
nella condizione d’essere una capillare struttura mondiale di “Club service” a
disposizione delle comunità italiane nel mondo”.
La Presidenza nazionale e l’Assemblea
generale Anfe hanno dunque “ritenuto di affidare questa importante, ambiziosa e
delicata missione a Goffredo Palmerini, presidente dell’Anfe Abruzzo, in
ragione della sua particolare conoscenza dell’emigrazione italiana nel mondo e
per la spiccata attitudine a tessere e coltivare relazioni con tutte le
comunità italiane all’estero”. (Inform)
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