“I piemontesi invisibili” di Donato Bosca

LIBRI

Da “Piemontesi nel mondo”, luglio 2013

“I piemontesi invisibili” di Donato Bosca

Un momento di confronto tra studiosi

TORINO - Ha avuto successo l’incontro svoltosi a Torino presso la sede della Famija Turinèisa per la presentazione del nuovo libro di Donato Bosca “I piemontesi invisibili. Il caval donato degli emigranti”. All’incontro hanno partecipato in qualità di relatori oltre a Donato Bosca anche Mario Dallocchio, Giancarlo Libert, Daniela Piazza, Censin Pich e Paola Taraglio. La varietà degli interventi e il tempo che scorreva inesorabile ha impedito agli organizzatori di valorizzare gli interventi di altri studiosi e di altri autori presenti tra il pubblico, come Maria Grazia Milana, Orsola Appendino, Graziella Gaballo, Maddalena Tirabassi, Paola Corti, Milo Julini, Giuseppina Valla e Guido Mauro Maritano. Raccontato l’antefatto del libro pubblicato dalla Cooperativa Libraria L’Incontro di Alba: l’arrivo nelle Langhe di due fratelli nati a Filadelfia, discendenti di emigranti d’inizio Novecento alla ricerca di notizie dei propri antenati con il fermo proposito di ricostruire l’albero genealogico della propria famiglia. Ciascun relatore ha raccontato il proprio impegno a ricostruire storie dimenticate o sconosciute di emigrazione dal Piemonte ad altri continenti, compresa la fine del mondo dov’è nato e cresciuto Papa Francesco, Jorge Mario Bergoglio.

Enrico Bosca ha illustrato il diario di Pietro Jon, muratore biellese al lavoro negli Stati Uniti dal 1891 al 1905; mentre Mario Dallocchio, Daniela Piazza e Paola Taraglio hanno fatto conoscere i percorsi di indagine che si sono concretizzati in mostre e pubblicazioni. In conclusione Donato Bosca con lo slogan “Aggiungi una storia anche tu”, ha spiegato che il nuovo libro è nato con il fermo proposito di coinvolgere i lettori nella ricostruzione di vicende e personaggi rimasti nell’ombra. L’idea funziona: nelle prime tre settimane di diffusione del libro sono tornate d’attualità le storie di Esther Casella e di Vincent Ceravolo, emigranti di Diano d’Alba, di Angelo e Filomena Sacco, emigranti di Mango, di Alessandro Sterpone e Antonio Capello, emigranti di Cossano. Altre storie si aggiungeranno, strada facendo. (Piemontesi nel mondo /Inform)