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venerdì 5 luglio 2013

Il vice ministro degli Esteri Pistelli alla riunione ECOSOC

NAZIONI UNITE 

Oggi a Ginevra 

Il vice ministro degli Esteri Pistelli alla riunione ECOSOC


GINEVRA - Il ruolo fondamentale della cooperazione decentrata, l’importanza di definire politiche che contrastino le diseguaglianze sociali, il riconoscimento della necessità di coinvolgere i Parlamenti nei processi di sviluppo: questi i tratti salienti dell’intervento pronunciato oggi dal vice ministro degli Esteri Lapo Pistelli alla riunione del Consiglio Economico e Sociale – ECOSOC delle Nazioni Unite a Ginevra. “Il decentramento democratico può essere un potente strumento per contrastare la povertà e promuovere lo sviluppo locale”, ha esordito il vice ministro Pistelli al dibattito tematico sul post-2015, concludendo sull’importanza che la futura agenda di sviluppo “affronti l’ineguaglianza in tutte le sue dimensioni”.

A Ginevra Lapo Pistelli ha avuto numerosi colloqui con rappresentanti delle varie Agenzie delle Nazioni Unite. Incontrando l’Amministratore del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo – UNDP, Helen Clark, il vice ministro ha riconosciuto l’importante ruolo svolto dall’agenzia nel promuovere una prospettiva globale di “sviluppo umano”. Da parte della Clark è stata evidenziato l’importante ruolo dell’Italia nel definire una nuova agenda di sviluppo “oltre gli ambiti tradizionali della cooperazione allo sviluppo”.

Inoltre, l’alto commissario dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati - UNHCR, Antonio Guterres ha sottolineato l’eccellente livello di collaborazione sull’emergenza siriana ed il ruolo rilevante dell’Italia in Libia.

Infine, con l’alto commissario dell’Agenzia per i Diritti Umani - OHCHR, signora Navanethem Pillay, il vice ministro Pistelli ha ricordato i tre capisaldi della politica estera italiana in materia di diritti dell’uomo: l’abolizione della pena di morte, la tutela della libertà religiosa e la campagna contro le mutilazioni genitali femminili. Per parte sua,  Pillay ha riconosciuto il ruolo tradizionale di primo piano dell’Italia nella promozione dei diritti umani.(Inform)

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