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martedì 16 luglio 2013

Lettera aperta di Giuseppe Ticchio (Lucani in Svizzera) a Silvia Bartolini

ITALIANI ALL’ESTERO
Lettera aperta di Giuseppe Ticchio (Lucani in Svizzera) a Silvia Bartolini

Proposte su Imu e Tares sulle case dei lavoratori italiani all’estero, Patto di stabilità e trasferimenti statali ai Comuni

POTENZA - Imu e Tares sulle case dei lavoratori italiani emigrati all’estero, Patto di stabilità e trasferimenti statali ai Comuni sono i temi al centro di una lettera aperta che il presidente della Federazione dei lucani in Svizzera, Giuseppe Ticchio, ha scritto a alla coordinatrice delle Consulte delle 20 Regioni Italiane in materia d’emigrazione, Silvia Bartolini.

Ticchio parte dallo “spinoso problema dell’Imu sulle case costruite dai lavoratori italiani emigrati all’estero, tassate come seconda casa”, cosa che a suo parere è “un’ingiusta discriminazione tra cittadini residenti e non residenti. Casa o abitazione che sia, realizzata con i sacrifici fatti in altri paesi, l’occupiamo si e no un mese all’anno. Non vogliamo sottrarci a pagare il nostro dovuto, ma chiediamo, che una casa vuota per undici mesi all’anno, non affittata, tenuta a nostra disposizione sia considerata prima casa”.

Anche per la Tares, spiega Ticchio, per gli iscritti all’Aire “dovrebbe vigere lo stesso principio, dal momento che queste case vengono abitate si e no per un mese all’anno, non si capisce perché si deve pagare tutto l’anno”. “Se vogliamo dare linfa ai nostri Comuni ed un futuro meno incerto ai cittadini - aggiunge -, bisogna allentare il cordone del Patto di stabilità, abolendo totalmente i vincoli per i comuni al di sotto dei 5 mila abitanti e riducendolo del 50 per cento per gli altri”.

Ticchio sostiene, infine, che i trasferimenti dello Stato ai Comuni dovrebbero contenere anche una quota di contributi per i cittadini iscritti all’Aire. “Quando facciamo ritorno nei nostri Comuni, i servizi da noi richiesti ci vengono erogati ugualmente al pari dei residenti”, afferma il presidente della Federazione dei lucani in Svizzera che chiede alla coordinatrice delle Consulte delle 20 Regioni d’Italia di sollecitare in sede governativa il trasferimento di questi fondi ai Comuni. (Inform)

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