CAMERA DEI DEPUTATI
Interrogazione al
ministro del Lavoro Giovannini e al ministro degli Esteri Bonino
Marco
Fedi (Pd) : “Ratificare la convenzione di sicurezza sociale con Israele”
ROMA - “Nel suo recente viaggio in Israele,
il presidente del Consiglio Letta ha ricevuto dalla comunità italiana che
vi risiede, tramite i rappresentanti del Comites, la richiesta di ratifica da
parte italiana della convenzione bilaterale di sicurezza sociale, in attesa da
anni. Lo stesso era accaduto nel recente passato con i ministri degli Esteri
Frattini e Terzi. E’ del tutto comprensibile questa insistenza dal momento che
le relazioni tra i due Paesi si sono consolidate con il tempo non solo per le
ragioni storiche inerenti alla stessa formazione dello stato di Israele, ma
anche per lo sviluppo dei rapporti commerciali, imprenditoriali e
professionali, che hanno coinvolto un gran numero di lavoratori dipendenti,
autonomi e professionisti”.
L’on. Marco Fedi (Pd), nel presentare una
sua interrogazione al ministro del Lavoro Enrico Giovannini e al ministro
degli Esteri Emma Bonino, richiama i presupposti dai quali è nata l’esigenza
della stipula di un accordo bilaterale di sicurezza sociale.
“Voglio ricordare - prosegue il
deputato eletto nella circoscrizione Estero – che gli strumenti in campo con
Israele sono due: il primo riguardante la convenzione di reciprocità in materia
di sicurezza sociale, con il quale i due Paesi sono chiamati a coordinare le
rispettive legislazioni nazionali per favorire la libera circolazione dei
cittadini; il secondo, risalente al 1989, con il quale si sono regolamentati i
distacchi temporanei di lavoratori dipendenti da un’impresa che ha la sua sede
in uno stato e che per un certo tempo opera nel territorio dell’altro stato. La
mia sollecitazione riguarda il primo strumento, la convenzione di reciprocità,
che, sia chiaro, attiene esclusivamente alla maturazione del diritto alla
pensione a seguito di eventuale totalizzazione, non alla determinazione
dell’importo.
Con la mia interrogazione ai ministri
competenti, sulla quale in questi giorni a Roma ho avuto modo di confrontarmi
con il presidente del Comites d’Israele, Beniamino Lazar, ho richiamato una
duplice esigenza: aggiornare il testo della convenzione, messo a punto ormai da
anni, e quindi bisognoso di adattamento alle situazioni nuove che si sono
venute a creare; procedere finalmente, da parte italiana, a ratificare la convenzione
per corrispondere ad un’obiettiva necessità che interessa tanti lavoratori e
professionisti. Ne va il diritto delle persone ad avere una tutela volta a far
valere giusti diritti legati a esperienze di lavoro effettivamente realizzate.
Si fa un gran parlare di internazionalizzare il nostro sistema, poi nei casi in
cui succede veramente, c’è sempre qualcuno che rischia di pagarne le spese. Ne
va, ancora, la credibilità del nostro paese di fronte ad una realtà politica e
sociale molto dinamica, come Israele, collocata in una delle aree strategiche
del mondo. Con il presidente Lazar, inoltre, ho potuto approfondire altre
questioni di particolare importanza per la nostra collettività in Israele, tra
queste la ratifica ed entrata in vigore dell’accordo per il riconoscimento
reciproco delle patenti di guida, su cui ho garantito il mio impegno. L’invito
del presidente Lazar di recarmi in Israele con il sen. Giacobbe per
incontrare la nostra comunità sarà certamente un’occasione proficua per
approfondire ulteriormente le questioni in agenda”, conclude Marco Fedi
.(Inform)
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