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giovedì 25 luglio 2013

Save the Children : proposta di legge per la tutela dei minori stranieri non accompagnati


MINORI MIGRANTI

L’iniziativa raccoglie  adesioni trasversali tra i deputati 

Save the Children : proposta di legge per la tutela dei minori stranieri non accompagnati

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ROMA – “Disparità nelle procedure di identificazione e accertamento della minore età, condizioni critiche e mancanza di fondi garantiti per l’accoglienza, inadeguatezza del sistema di tutela alcune delle principali problematiche frutto della legislazione attuale che affliggono i 5.656 minori collocati nelle comunità in Italia,quelli che transitano nei Centri di Primo Soccorso appena arrivati nel nostro paese, i minori comunitari, i richiedenti protezione internazionale e tutti i minori “invisibili” perché non censiti. Procedure non uniformi e poco chiare per l’identificazione e l’accertamento dell’età dei minori migranti, condizioni critiche nei centri di prima accoglienza e mancanza delle garanzie di copertura economica per i nuovi collocamenti in comunità dove chi è stato già trasferito rischia di ricevere beni e servizi carenti, sistema di tutela legale fortemente inadeguato nei tempi e nei modi”. Sono alcune, evidenzia Save the Children,  fra le “principali problematiche, frutto anche del sistema legislativo attuale, che i 5.656 minori stranieri non accompagnati che al 30 maggio erano presenti nelle comunità per minori in Italia, così come tutti quelli che transitano nei Centri di Primo Soccorso appena arrivati nel nostro paese, i minori comunitari, i richiedenti protezione internazionale e tutti coloro che non hanno accesso al sistema di protezione perché non intercettati dalle istituzioni, si trovano ad affrontare ogni giorno”.
 

E’ proprio a questi minori, e poi a quelli che arriveranno nel nostro Paese, che si rivolge la prima proposta per un disegno di legge organico per la protezione e la tutela dei minori stranieri non accompagnati in Italia presentata oggi da Save the Children.


L’iniziativa dell’organizzazione, presentata oggi in conferenza presso la Camera dei deputati mira ad armonizzare la normativa sull’immigrazione con quella sulla protezione dei minori in un testo organico, che recepisca anche i principi fondamentali della Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.  
 

L’iniziativa ha già raccolto l’adesione trasversale di deputati competenti dei principali gruppi parlamentari che si sono impegnati a presentare un disegno di legge e a sostenerne l’iter fino alla approvazione in Parlamento, tra i quali Sandro Gozi e Sandra Zampa (Pd), Mara Carfagna (Pdl), Manlio Di Stefano, Silvia Giordano e Matteo Dall'Osso (M5s), Nicola Fratoianni (Sel) e Antimo Cesaro (Sc).
 

La proposta, che si sviluppa in 26 articoli e punta a “superare le principali criticità del contesto normativo e operativo attuale”, nasce da un’esperienza specifica di quasi 10 anni maturata nel nostro Paese da Save the Children. L’applicazione del disegno di legge organico proposto dall’organizzazione, così com’è concepito, costituirebbe, una “definitiva svolta positiva” in materia di accoglienza e tutela dei minori stranieri non accompagnati, e consentirebbe in particolare di: “uniformare le procedure di identificazione e accertamento dell’età; istituire un sistema nazionale di accoglienza, con un numero adeguato di posti e standard qualitativi garantiti, e attivare una banca dati nazionale per governare l’invio dei minori che giungono in Italia nelle strutture di accoglienza dislocate in tutte le regioni,  sulla base delle disponibilità di posti e di eventuali necessità e bisogni specifici dei minori stessi (attraverso una “cartella sociale”); garantire continuità ad un fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati che non gravi sulle spese dei Comuni di rintraccio; promuovere la partecipazione attiva e diretta dei minori stranieri non accompagnati a tutti i procedimenti che li riguardano, nel rispetto dei principi della Convenzione delle nazioni unite sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza; promuovere la presa in carico e un sostegno continuativo per i minori in condizioni di particolare vulnerabilità (come le vittime di tratta e di sfruttamento o i richiedenti asilo);sostenere in modo organico l’integrazione sociale, scolastica e lavorativa dei minori stranieri non accompagnati anche in vista del compimento della maggiore età, il diritto all’istruzione e alla salute; coinvolgere le comunità locali nel sostegno dei minori non accompagnati attraverso l’istituzione della figura dei “tutori volontari”, adeguatamente selezionati e formati, e la promozione dell’affido familiare dei minori come alternativa alle strutture di accoglienza”.
 

“Ogni anno – ha detto Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia - arrivano via mare in Italia almeno 2.000 minori stranieri non accompagnati, e quest’anno sono già 1.257, il doppio dello stesso periodo nel 2012. Come succede purtroppo da tempo ogni anno, l’Italia affronta l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati solo in termini di emergenza, senza poter contare su un sistema nazionale organizzato, con un continuo rimpallo di competenze e responsabilità tra istituzioni locali e nazionali e tra gli stessi ministeri, con l’effetto immediato e continuato di esporre proprio chi è più vulnerabile a rischi anche gravissimi. Il disegno di legge organico che presentiamo oggi, e che è aperto agli auspicabili contributi delle altre organizzazioni che si occupano attivamente di questo tema, può imprimere un vero e radicale cambiamento di rotta attraverso la realizzazione di un sistema stabile di accoglienza, basato su regole certe, che garantisca pari condizioni di accesso a tutti i minori non accompagnati, maggiore solidità e dunque qualità nella rete di accoglienza e di tutela, ma anche ottimizzazione delle risorse pubbliche, visto che nella gestione d’emergenza i costi sono maggiori ed è più difficile garantire efficienza e trasparenza”.


“La legislazione italiana - ha dichiarato Raffaela Milano, direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children -  stabilisce che i minori stranieri non accompagnati non sono espellibili e che lo Stato deve farsi carico della loro accoglienza e della loro integrazione, assumendo ogni scelta in rispetto del loro “superiore interesse”. La condizione di minore età è dunque considerata prevalente rispetto alle norme ordinarie sulla immigrazione, ma, tuttavia, in assenza di un quadro organico di riferimento, ad un minore può capitare di essere accolto in una comunità di qualità e di essere accompagnato verso l’autonomia, mentre ad un altro capita di rimanere invisibile, facile vittima di circuiti di sfruttamento e di illegalità. Dopo un viaggio spesso drammatico, per troppi minori stranieri anche l’arrivo in Europa rischia di trasformarsi in un incubo. Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a questi drammi” . (Inform)

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