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venerdì 12 luglio 2013

Semplificazione in materia di spese di trasferimento del personale del Mae e di funzionamento delle scuole italiane all'estero

CAMERA DEI DEPUTATI
Commissione Esteri: parere favorevole con condizioni al decreto-legge per il rilancio dell’economia

Si chiedono ulteriori misure di semplificazione in materia di spese di trasferimento del personale del Mae e di funzionamento delle scuole italiane all'estero

ROMA - Dalla Commissione Esteri della Camera parere favorevole con condizioni al decreto-legge n. 69/2013 recante “Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia”. Come rilevato dal relatore Vincenzo Amendola (Pd), la competenza della Commissione Esteri riguarda essenzialmente gli articoli 7 e 8 del provvedimento che intervengono sulla materia della cooperazione allo sviluppo e l'articolo 48 in materia di cooperazione con altri Stati per i materiali di armamento prodotti dall'industria nazionale.

In particolare, attraverso le nuove disposizioni, le imprese italiane accederanno a crediti agevolati che potranno essere erogati in anticipo e giungere a finanziare integralmente il capitale di rischio. In tal modo, si dovrebbe accrescere il ricorso al Fondo di rotazione per la cooperazione allo sviluppo, gestito dal Mediocredito centrale che, attualmente, risulta sottoutilizzato. I crediti potranno essere erogati a favore di investitori pubblici o privati o di organizzazioni internazionali.

Il relatore ha tra l’altro ricordato che l'articolo 33 introduce misure di semplificazione degli adempimenti procedurali relativi all'acquisto della cittadinanza italiana da parte dello straniero nato in Italia recependo un orientamento consolidato da parte della giurisprudenza che riconosce al figlio nato in Italia da genitori stranieri il diritto di acquisire la cittadinanza al compimento della maggiore età, nei casi in cui ci siano inadempimenti di natura amministrativa, a lui non imputabili, da parte dei genitori o degli ufficiali di stato civile o di altri soggetti.

Secondo il relatore - che al riguardo ha ottenuto l’apprezzamento del vice ministro degli Esteri Marta Dassù - il decreto-legge fornisce l’occasione per porre all'attenzione delle Commissioni competenti in sede referente (Affari Costituzionali e Bilancio) alcune questioni da tempo pendenti che da un lato potrebbero realizzare importanti obiettivi di semplificazione amministrativa e dall'altro consentirebbero di rispondere più compiutamente alle esigenze di spending review di cui alla legge n. 135 del 2012. Un settore che necessita di un intervento legislativo è quello delle scuole italiane all'estero. La riduzione delle risorse deve infatti accompagnarsi ad una rimodulazione delle partenze annuali, nel rispetto del numero massimo di personale scolastico all'estero, fissato dalla citata legge n. 135 del 2012. Un'ulteriore disposizione potrebbe permettere l'affidamento di materie obbligatorie previste dall'ordinamento italiano a personale non di ruolo italiano o straniero con contratto locale. Un'altra disposizione potrebbe riguardare la razionalizzazione delle spese di trasferimento del personale del ministero degli Affari Esteri prevedendo un meccanismo forfettario di quantificazione di tali spese che porterebbe ad un risparmio pari a circa 700.000 euro annui, rendendo più rapidi i pagamenti alle imprese ed eliminando adempimenti amministrativi e vincoli burocratici.

E’ seguito un breve dibattito. Tra gli interventi, ricordiamo quello della deputata Pia Elda Locatelli (Gruppo Misto-Psi-Pli), che ha colto l’occasione per ribadire la sua posizione favorevole allo jus soli e per auspicare la riforma della cittadinanza, prendendo comunque atto del passo in avanti compiuto dall'articolo 33, associandosi all'esigenza di sostenere le scuole italiane all'estero, abbandonando la logica dei tagli lineari.

La Commissione ha approvato infine la proposta di parere favorevole con condizioni, formulata dal relatore, di cui riportiamo il testo integrale.

La III Commissione,

esaminato, per gli aspetti di propria competenza, il disegno di legge n. 1248 di conversione in legge del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante «Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia»;

valutate positivamente le nuove disposizioni relative alla cooperazione allo sviluppo recate dagli articoli 7 e 8 al fine di migliorare l'integrazione tra pubblico e privato in applicazione dell'approccio whole country sancito dal G8 nel 2009, ferma restando l'esigenza di una complessiva revisione legislativa della materia di cui si auspica un celere avvio;

ravvisata l'opportunità di includere nelle misure per la semplificazione amministrativa di cui al Capo I del Titolo II alcune disposizioni volte a razionalizzare le procedure di spesa del Ministero degli Affari Esteri in materia di trasferimento del personale e di rimodulazione delle partenze dei docenti presso le scuole italiane all'estero;

richiamato, con riferimento all'articolo 48, che l'attività svolta dal Dicastero della Difesa in attuazione della norma si svolga nel pieno ed assoluto rispetto dei principi, delle norme e delle procedure vigenti ai sensi della legge 9 luglio 1990 n. 185, nonché alla luce del Trattato sul commercio internazionale delle armi, aperto alla firma dalle Nazioni Unite il 3 giugno 2013, la cui ratifica da parte dell'Italia si auspica possa intervenire al più presto dopo l'avvenuta sottoscrizione,

evidenziata la necessità di scongiurare equivoci interpretativi derivanti dal riferimento operato al comma 1 dell'articolo 48 ad attività di tipo contrattuale facente capo al Ministero della Difesa, oltre a quelle di supporto tecnico-amministrativo, per l'acquisizione di materiali di armamento prodotti dall'industria nazionale, dovendosi in ogni modo evitare che possa essere attribuito allo Stato un ruolo di intermediario per conto di soggetti privati,

esprime parere favorevole con le seguenti condizioni

all'articolo 48, comma 1, lettera a), capoverso 537-ter, al comma 1, sopprimere le parole «ovvero contrattuale»; al comma 2, dopo le parole «Ministro dell'economia e delle finanze» inserire le seguenti: «e con il previo parere delle Commissioni competenti»; al comma 3, sostituire le parole «I proventi derivanti dalle attività di cui al comma 1» con le seguenti: «Le somme percepite per il rimborso dei costi sostenuti per le attività di cui al comma 1,»;

con riferimento alle misure di semplificazione amministrativa di cui al Capo I del Titolo II, si introduca: una norma di razionalizzazione della spesa per i trasferimenti del personale del Ministero degli Affari Esteri volta a sostituire l'attuale meccanismo di rimborso con un contributo fisso onnicomprensivo parametrato in relazione alla distanza intercorrente tra la sede di servizio e quella di destinazione; una norma di rimodulazione delle partenze dei docenti destinati alle scuole italiane all'estero fermo restando il limite quantitativo fissato dall'articolo 14, comma 11 della legge n. 135 del 2012, consentendo altresì il ricorso a personale locale per l'affidamento delle supplenze delle materie obbligatorie. (Inform)

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