RASSEGNA STAMPA
Da “La Stampa.it”
Almeno 80 morti
sul treno di Santiago
Fonti
galiziane: “C’è anche un italiano”
Il convoglio
era lanciato a folle velocità
La strage
scuote la Spagna: 178 feriti sulle 13 carrozze deragliate ieri sera. La
Farnesina: «Stiamo verificando» Cordoglio del re, di Rajoy e del Papa
È salito a 80 morti e 178 feriti il terribile bilancio del disastro
ferroviario del treno deragliato a Santiago de Compostela. Il Governo della
Galizia ha proclamato sette giorni di lutto per le vittime.
Secondo le ultime informazioni riportate dai soccorritori galiziani
tra le vittime ci sarebbe anche un ragazzo italiano, originario della Sicilia.
Per il momento non ci sono conferme ufficiali e la Farnesina si limita a dire
che sono in corso della verifiche.
Per la tragedia le autorità giudiziarie hanno messo sotto inchiesta il
macchinista del treno. Uno
dei macchinisti ha detto, mentre , intrappolato tra le lamiere nella
cabina, parlava via radio con la stazione, che al momento del disastro il
convoglio viaggiava a 190 chilometri l’ora. «Spero di non avere morti sulla
coscienza», ripeteva dopo aver spiegato di aver preso la curva a una velocità
più del doppio di quella consentita in quel punto, ovvero 80 km orari.
«Nessuna parola è sufficiente per esprimere il nostro dolore», ha
detto il presidente del governo della Galizia Alberto Nunez Feijo in una breve
conferenza stampa. Secondo il quotidiano El Mundo ci sarebbe stato anche un
«gruppo di giovani italiani» tra i passeggeri. Anche l’ambasciatore italiano
Pietro Sebastiani è accorso sul posto per assistere alle operazioni di
soccorso.
L’ipotesi prevalente sulla causa del disastro è l’alta velocità. Alcuni
tecnici stimano che il treno viaggiasse a 190 chilometri orari, mentre nel
tratto interessato il limite è di 80 km/h. Secondo El Mundo il treno viaggiava
invece addirittura a 220 km/h: il quotidiano spiega che a riferirlo è stato il
delegato del governo in Galizia Samuel Jua’rez. Tutte e 13 le carrozze del
treno, diretto da Madrid a Ferrol, nella Galizia, sono deragliate in una curva
a circa 3 chilometri dalla stazione di Santiago di Compostela. Qui erano in
corso i preparativi per la festa di Giacomo, patrono della Spagna e della città
galiziana, e che sono stati sospesi. Sul treno c’erano numerosi passeggeri e
pellegrini diretti proprio alla festa: Santiago è la celebre meta del
«Cammino», storico pellegrinaggio che si protrae dal Medioevo.
L’incidente è accaduto alle 8.42 di ieri sera. A bordo del treno
c’erano 220 passeggeri. La scena che i soccorritori si sono trovati di fronte
rasentava l’apocalisse: quattro carrozze erano impilate una dentro l’altra, e
pressate come una fisarmonica. Un’altra era stata scagliata lontano e uno degli
ultimi vagoni si era stabilizzato in una quasi impossibile posizione verticale.
«Quando sono arrivato sul posto», ha raccontato Francisco Otero, 39 anni, che
vive con la famiglia poco distante dai binari, «la prima cosa che ho visto è
stato il corpo di una donna. Ma ciò che più ha catturato la mia attenzione è
stato il silenzio che regnava intorno, poi il fumo e del fuoco. Con i miei
vicini abbiamo cercato di tirar fuori la gente intrappolata aiutandoci con
mazze, picconi e seghe a mano. Era una situazione completamente irreale».
Raccontano di aver sentito un botto, come il rumore di un’esplosione. «È stato
come un terremoto», racconta . «Ero a casa e ho sentito il rumore di
un’esplosione», conferma Maria tersa Ramos, 62 anni, anche lei del posto, «poi
ho visto del fumo».
Il treno, un modello Alvia in grado di viaggiare sia sui binari
dell’alta velocità che su quelli normali, aveva lasciato Madrid e si dirigeva
verso Ferrol. La velocità alla quale viaggiava nel punto in cui è poi
deragliato era, secondo una prima ricostruzione, di 220 km orari: sarebbe stata
questa la causa dell’incidente, ma, ha avvertito la compagnia ferroviaria
Renfe, è ancora troppo presto per accertarlo. «C’è un’inchiesta in corso e
bisogna attenderne gli esiti», ha sottolineato, «sapremo dell’esatta velocità
quando saremo in grado di consultare la scatola nera». L’ipotesi della velocità
eccessiva avanzata al momento dalle autorità combacia con le sensazioni di chi
ha vissuto il dramma in prima persona. «In nessun momento abbiamo pensato che
si trattasse di un attentato. Quando il treno ha imboccato la curva abbiamo
avuto la netta sensazione che stesse andando troppo veloce e poi c’è stato il
deragliamento», hanno raccontato alcuni passeggeri feriti.
Il primo ministro Mariano Rajoy e il re di Spagna Juan Carlos hanno
annullato i loro impegni per oggi e inviato le proprie condoglianze alle
famiglie delle vittime. Rajoy è nato proprio nella città della Galizia e s’è
recato sul luogo del disastro. Anche Papa Francesco ha espresso cordoglio. «Il
Papa - ha riferito il portavoce del Vaticano, Federico Lombardi, da Rio de
Janeiro, dove si trova con il pontefice per la Giornata Mondiale della Gioventù
- è stato informato dell’incidente e naturalmente si unisce al dolore delle
famiglie delle vittime». Papa Francesco, ha aggiunto Lombardi, «invita a vivere
con fede questo momento di dolore». Il portavoce del Vaticano, dopo avere
chiesto un minuto di silenzio prima di una conferenza stampa, ha ricordato che
l’incidente è avvenuto alla vigilia della festa religiosa in cui a Santiago di
Compostela si celebra il santo patrono e ha detto che questo rende l’incidente
«particolarmente doloroso», dato che molti dei feriti, sicuramente, erano
pellegrini che si recavano nella città.(La Stampa.it, 25 luglio 2013)
Inform
Nessun commento:
Posta un commento