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venerdì 5 luglio 2013

Da Laura Garavini (Pd) un’interrogazione ai ministri degli Esteri e dell’Economia sulla promozione della lingua italiana nel mondo

ATTIVITA’ PARLAMENTARE
Da Laura Garavini (Pd) un’interrogazione ai ministri degli Esteri e dell’Economia sulla promozione della lingua italiana nel mondo

Chiesto il ripristino dei Piani Paese e i necessari emendamenti al decreto sulla spending review atti a salvaguardare i livelli essenziali della nostra offerta formativa nel mondo

ROMA – La deputata eletta nella ripartizione Europa Laura Garavini, componente dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo Pd alla Camera, ha annunciato la presentazione di un’interrogazione urgente in Commissione Esteri sulle problematiche nate dalla spending review per la promozione della lingua italiana all’etero. Secondo la Garavini il taglio al contingente scolastico all’estero avviato nel 2012 “si è rivelato sbagliato e devastante per la promozione della lingua e della cultura italiana all’estero. I risparmi così ottenuti, - spiega la Garavini - non sono stati riversati nel settore, così che diverse realtà, anche molto qualificate, sono restate senza un indispensabile supporto. Si pensi che paesi come il Belgio, il Canada, il Brasile, il Cile non avranno più un solo dirigente scolastico che coordini e controlli le attività di promozione della lingua e cultura italiana. In sostanza, anche per questa strada, l’offerta formativa all’estero è stata ridimensionata”.

“Nell’interrogazione – precisa la Garavini - ho chiesto al Ministro degli Esteri di ripristinare la metodologia partecipativa dei ‘Piani Paese’, in modo che si possa raccogliere direttamente dalle nostre comunità le esigenze riguardanti l’offerta formativa all’estero. Bisogna abbandonare il criterio dell’abolizione automatica dei posti resi vacanti, sostituendolo con quello della selettività degli interventi e della difesa delle esperienze di qualità. Allo stesso tempo-, conclude la deputata del Pd - ho chiesto al Ministro dell’Economia e delle Finanze di promuovere con urgenza gli emendamenti al decreto sulla spending review necessari per salvaguardare i livelli essenziali della nostra offerta formativa nel mondo”. (Inform)

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